Sono improvvisamente cadute le accuse a carico di Hosni Mubarak, l’ex presidente egiziano deposto nel 2011: L’autorità giudiziaria espressione del nuovo regime militare ha disposto la sua scarcerazione. L’ex rais resta agli arresti domiciliari per l’affaire delle tangenti a un media statale. Secondo quanto indicato alla Reuters da uno dei suoi avvocati, Fareed El-Deeb, l’ex presidente egiziano sarà libero anche dagli arresti domiciliari entro 48 ore. El-Deeb conferma che la procura lo ha prosciolto da tutti i casi di corruzione che lo riguardavano ad eccezione di un presunto episodio di tangenti ricevute da un editore.
Intanto i sostenitori del deposto presidente Morsi, egemonizzati dai Fratelli musulmani, hanno indetto per oggi nuove manifestazioni al Cairo, nei quartieri di Heliopolis – sede del palazzo presidenziale -, di Giza, di Maadi, di Imbaba. Cortei annunciati anche a Helwan e Zeitun. Ieri il generale Abdel el Sissi, l’uomo forte dell’Egitto, aveva rivolto un messaggio a metà fra il monito e una cautissima apertura ai Fratelli musulmani. Oggi la coalizione anti-Morsi ha reagito chiedendo l’apertura di una inchiesta internazionale sui “crimini orribili commessi dal ministro dell’Interno, il generale Mohamed Ibrahim, e da quello della Difesa”, che e’ lo stesso al-Sissi.
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