Continuano gli attacchi terroristici in Iraq in particolare concentrati contro le comunità sciite. Almeno 48 persone sono state uccise in una nuova ondata di attentati, in gran parte commessi con autobombe, che hanno preso di mira città a maggioranza sciita del centro e del sud dell’Iraq. L’attentato più grave è avvenuto a Hillah, quasi 100 chilometri a sud di Baghdad, dove l’esplosione di un’autobomba nei pressi di un mercato e di un parcheggio ha ucciso una decina di persone. Pochi minuti dopo la prima esplosione, un’altra auto è stata fatta detonare a poca distanza, uccidendo altri 3 passanti. Nella vicina città di Iskandariyah un’altra autobomba ha ucciso quattro persone. Una vettura parcheggiata è stata fatta scoppiare in una zona industriale a Karbala e ha ucciso quattro persone. A Kut un attentato analogo vicino a un cantiere e a negozi di cibo ha causato la morte di due passanti. Nel quartiere sunnita Azamiyah di Baghdad un’altra autobomba è scoppiata vicino al convoglio del capo del Consiglio provinciale di Baghdad, uccidendo tre persone e ferendone altrettante. Due autobombe hanno colpito anche a Basra e Nasiriyah, causando cinque vittime. Altri due sono morti quando una bomba è esplosa contro una pattuglia della polizia nei sobborghi occidentali della capitale. I feriti, alcuni dei quali sono in condizioni gravissime, sono centinaia. Dall’inizio di aprile di quest’anno sono oltre 4mila le persone uccise in attacchi, di cui 804 solo ad agosto, secondo i dati delle Nazioni unite.
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