La maggioranza dei cittadini israeliani ritiene realistica la minaccia di un boicottaggio da parte degli Stati Uniti, in caso di fallimento dei negoziati di pace israelo-palestinesi, ma condivide anche le critiche della destra nazionalista e religiosa nei confronti del Segretario di Stato americano, John Kerry: è quanto è emerso da un sondaggio pubblicato dal quotidiano israeliano The Jerusalem Post.
Il ministro degli esteri di Washington è accusato di aver utilizzato la minaccia di un boicottaggio per costringere Israele a fare concessioni: opinione condivisa dal 48% degli intervistati, mentre il 12% è d’accordo ma ritiene sbagliato averla espressa pubblicamente, mentre solo il 28% del campione la trova ingiustificata.
Quanto al boicottaggio, è ritenuto possibile dal 50% degli israeliani, contro il 47% di opinione opposta; inoltre, per il 49% il cosiddetto “Stato ebraico” potrebbe comunque farvi fronte. Il sondaggio è stato condotto su un campione di 500 persone, con un margine di errore del 4,2 %.
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