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Libia: parlamento contro governo, proteste e omicidi

Riunito in sessione urgente, il Congresso nazionale generale (Cng, parlamento) ritiene il governo “responsabile” dell’assalto subito domenica scorsa e sta valutando la possibilità di sfiduciare il primo ministro Ali Zeidan già nelle prossime ore. Tre giorni fa centinaia di manifestanti, per lo più giovani, hanno attaccato la sede del Congresso al centro di Tripoli in segno di protesta per la proroga del proprio mandato, decisa unilateralmente, e per le mancate soluzioni all’insicurezza diffusa. A riferirlo è il quotidiano locale Libya Herald, sulla base di dichiarazioni rilasciate da alcuni deputati, tra cui l’eletto di Kufra, capo del Comitato di difesa del parlamento, Hamed al Hattah, e il rappresentante di Bengasi nell’emiciclo, Omar Khaled Ubaidi. In base ad alcune indiscrezioni rilanciate dalla stampa libica, un ministro dell’attuale squadra di governo potrebbe essere scelto come capo di governo ad interim, in attesa della nomina di un nuovo primo ministro.

Tuttavia, sottolinea Libya Herald, il parlamento è diviso sulle sorti del gabinetto: un altro gruppo di deputati è contrario alla destituzione di Zeidan e denuncia il tentativo di un’ala del Congresso di “spostare pressioni e critiche sul governo per giustificare la convocazione di nuove elezioni”. Per alcuni parlamentari, tra cui Abdulmonem al Yaser di Khoms, “sarebbe un errore destituire Zeidan in questo periodo così difficile in cui abbiamo tante sfide a cui far fronte, invece di lottare contro il governo”.

La crisi aperta tra le due principali istituzioni della Libia rappresenta un ulteriore ostacolo sulla strada della complessa transizione politica, a tre anni dalla caduta del regime di Gheddafi. Nel contempo il paese è alle prese con un’insicurezza diffusa alimentata da gruppi armati, soprattutto nell’est, e crescenti tensioni intercomunitarie esplose nel sud. Ieri nell’instabile Bengasi (est) si sono verificati altri tre omicidi mirati. A perdere la vita sono stati un ufficiale delle forze aeree, il colonnello Adem Faraj al Abdelli, e un’avvocatessa uccisa assieme al marito nel quartiere di al Guwercha, poche ore dopo essere stati rapiti. Domenica nella città orientale è stato assassinato un uomo d’affari francese.

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