Il presidente moldavo Nicolae Timofti ha recentemente sollecitato l’Unione europea ad accelerare la firma dell’accordo di associazione e a offrire prospettive chiare per l’adesione del suo paese. “Spero che avremo il sostegno dell’Unione europea per firmare il più rapidamente possibile l’accordo di associazione. È importante nel contesto attuale nella regione” ha detto Timofti dopo un incontro con il suo omologo romeno Traian Basescu a Iasi, nel nord della Romania, alla vigilia di un vertice europeo. “Il mio paese ha chiesto all’Unione di offrirgli una prospettiva chiara di adesione” ha aggiunto. La Moldova è con la Georgia il Paese ex sovietico che ha concluso l’accordo di associazione con la Ue a Vilnius a novembre, in occasione del vertice del partenariato orientale, dopo la retromarcia dell’Ucraina che ha scatenato i partiti filoccidentali fino al golpe di febbraio. Ma l’accordo va ancora finalizzato sul piano giuridico prima della firma definitiva. Però la regione separatista orientale della Transdnistria, che dal 1992 è di fatto indipendente dalle autorità di Chisinau, ha chiesto recentemente l’adesione alla Federazione Russa, anche se la sua indipendenza non è stata riconosciuta da alcun paese. La Russia dalla guerra tra l’esercito della Transdnistria e quello moldavo, vinta dai primi, ha ricevuto dalla comunità internazionale il mandato di presidiare i confini amministrativi tra i due territori, e nel paese tiene 2000 militari. La Transdnistria confina ad est proprio con l’Ucraina.
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