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Turchia: arrestato l’amministratore delegato della miniera di Soma

L’amministratore delegato della miniera di Soma è stato incriminato e arrestato la notte scorsa, provvedimento che porta a otto il numero dei responsabili della società finiti in manette nell’ambito dell’inchiesta sulla strage nella miniera di carbone che ha provocato 301 vittime. 

Figlio del proprietario dell’azienda Komur Isletmeleri, Can Gurkan è stato accusato di omicidio colposo dal procuratore della città e condotto immediatamente in carcere. Oltre a Gurkan, il direttore generale della miniera di lignite, Ramazan Dogru, il direttore delle operazioni Akin Celik, due ingegneri, due supervisori e un tecnico sono stati ugualmente incriminati e detenuti. Il fatto che i vertici dell’azienda fossero stati inizialmente esclusi dai provvedimenti aveva suscitato polemiche e critiche nell’opinione pubbliche e sulla stampa, che aveva ricordato i forti legami tra la proprietà e il governo di Erdogan.

Venerdì, durante una conferenza stampa, i dirigenti di Soma Komur hanno di nuovo assicurato che le norme di sicurezza sono state rispettate nelle miniere. “Non c’è stata alcuna negligenza”, aveva affermato Celik. In realtà, secondo un primo rapporto dell’inchiesta citato dagli organi di informazione, è stato proprio a causa della mancanza assoluta di misure di sicurezza e di investimenti sull’ammodernamento delle attrezzature che l’esplosione in uno dei pozzi ha causato la più grande strage sul lavoro che si sia mai verificata in Turchia negli ultimi decenni.

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