Ancora grossi guai per i ‘ribelli’ siriani. Il cosiddetto governo ombra dell’opposizione siriana in esilio ha destituito oggi il capo di stato-maggiore Abdel Ilah al Bachir ed ha deciso di sciogliere il Consiglio superiore militare dell’Esercito siriano libero (Esl). L’accusa è di corruzione.
In un comunicato pubblicato su Facebook dall’opposizione all’estero si spiega che tutti i membri del Consiglio “saranno rinviati dinanzi al comitato di controllo finanziario e amministrativo del governo nell’ambito dell’inchiesta a loro carico”. Rivolgendosi alle “forze rivoluzionarie” attive sul terreno, l’esecutivo dell’opposizione in esilio chiede la “ristrutturazione entro un mese dello stato-maggiore” e la “costituzione di un nuovo consiglio di difesa militare”.
La decisione è stata resa nota mentre negli Stati Uniti il presidente Barack Obama ha chiesto al Congresso di autorizzare un finanziamento di 500 milioni di dollari per “addestrare ed equipaggiare” la cosiddetta ’opposizione moderata siriana’.
In visita in Arabia Saudita, il segretario di Stato statunitense John Kerry ha incontrato il capo dell’opposizione siriana Ahmad Al Jarba, aprendo la porta a un contributo “dei ribelli moderati per combattere l’Isil in Siria ma anche in Iraq”.
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