L’America riscopre l’Africa. A modo suo, naturalmene. Da un lato un programma di investimenti economici pari a 37 miliardi di dollari, dall’altra accordi militari per sottrarre il continente africano alla crescente influenza della Cina.
Naturalmente bisogna saper leggere sotto le parole-trappola degli spin doctor della Casa Bianca. Gli Usa uffialmente sosterranno “l’impegno dell’Africa per la pace e la sicurezza” con un investimento di 110 milioni di dollari l’anno per cinque anni. Cosa significa? I fondi serviranno per costruire la capacità delle forze armate africane di implementare rapidamente forze di pace in risposta ai conflitti emergenti. I Paesi coinvolti sono Senegal, Ghana, Etiopia, Ruanda, Tanzania e Uganda. In pratica, si tratta di costruire delle “forze speciali” all’interno degli eserciti di questi paesi perché possano essere impiegati “rapidamente” là dove gli Stati Uniti riterranno opportuno, necessario, comunque vantaggioso.
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