ora una parte della comunità ebraica Usa, quella più integralista, chiede pubblicamente al Mossad di procedere alluccisione di Barack Obama. Che certo non può essere accusato di non aver difeso Israele, al massimo di esser stato “freddo” con suo squilibrato premier, Netanyahu. Un esempio clamoroso di come per una mentalità integralista – a prescindere dalla religione praticata – l’unico mondo mossibile è quello privo di “diversi”. Un pensiero che non ne ammette altri non dovrebbe neppure essere ammesso.
Chissà quale sarà la reazione dell’iper-antiterroristica America all’invito esplicito di un proprio cittadino, fatto a uno stato straniero, di uccidere il proprio presidente. Sarebbe davvero curioso che un potenziale assassino di questo genere non venisse arrestato, processato e condannato – se non altro – per “alto tradimento”.
La notizia, qui di seguito, riassunta da TmNews.
Il premier israeliano ordini al Mossad di uccidere Barack Obama in modo che il suo successore possa difendere Israele dall’Iran. E’ quanto ha scritto il proprietario e direttore dell’Atlanta Jewish Times, Andrew Adler, in un articolo apparso il 13 gennaio scorso sul giornale della comunità ebraica della capitale della Georgia. Stando a quanto riporta oggi il quotidiano israeliano Haaretz, Adler si è già scusato per l’articolo, dicendosi “molto dispiaciuto”.
Nell’articolo, Adler ha esposto tre opzioni per difendere Israele dall’Iran: lanciare un attacco preventivo contro Hamas ed Hezbollah; attaccare i siti nucleari iraniani; o “dare il via libera agli agenti del Mossad presenti negli Stati Uniti per eliminare un presidente considerato poco amico di Israele in modo che l’attuale vicepresidente prenda il suo posto e ordini con forza che la politica degli Stati Uniti preveda l’aiuto allo stato israeliano nel distruggere i suoi nemici”.
Ieri, Adler si è scusato, dicendosi “molto dispiaciuto”, ma la comunità ebraica di Atlanta ha diffuso un comunicato in cui condanna le sue dichiarazioni come “scioccanti e incredibili”. “Pur sapendo delle scuse di Adler, siamo sbalorditi che abbia potuto dire una cosa simile”, ha detto il direttore della comunità, Dov Wilker, aggiungendo che il direttore del giornale dovrebbe porgere le sue scuse “al Presidente Obama, così come allo Stato di Israele e ai suoi lettori, la comunità ebraica di Atlanta”.
Forte anche la condanna del direttore della Anti-Defamation League, Abraham Fox: “Non ci sono scuse, giustificazioni, ragioni per questo tipo di discorsi”. Fox riconosce però che “le idee espresse da Adler riflettono alcune posizioni estremistiche che sfortunatamente esistono, anche nella nostra comunità, secondo cui il Presidente Obama è un ‘nemico del popolo ebraico’”.
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