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Scozia: i broker danno vincente il ‘no’ ma Londra trema

Mentre i sondaggi indicano un leggero vantaggio del No all’indipendenza, su Betfair.com, piattaforma di scommesse leader nel betting exchange – ovvero la borsa scommesse – (modalità di gioco nel quale le quote vengono decise dagli stessi utenti e non dai bookmaker) la vittoria del No viene data come sicura nell’80% dei casi, mentre solo il 20% degli utenti pensa che il Sì potrebbe imporsi.

Come già avvenuto in precedenti elezioni, gli analisti politici prendono seriamente in esame le quote pubblicate sul sito di Betfair, ritenuto un punto di osservazione privilegiato e un valido strumento per carpire umori e andamenti elettorali. I numeri e i dati pubblicati sul sito catturano l’attenzione di Media e di influenti commentatori politici, che twittano in diretta l’andamento delle quote piazzate su Betfair.com di fatto orientando anche l’opinione degli scommettitori.
Ieri 4 milioni di sterline (6.5 milioni di euro) sono stati scommessi sul No, ora quotato a 1.25, mentre il SI raggiunge quota 1 milione di sterline ed è indicato a 4.8.
Ma a Westminster non sono così tranquilli. Dai media inglesi si apprende che sia il governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney che George Osborne, cancelliere dello scacchiere, hanno cancellato la prevista partecipazione al G20 in Australia la settimana prossima per poter gestire le ripercussioni di un’eventuale vittoria indipendentista. 

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