Tutto è pronto in Cile per il referendum di oggi su una nuova Costituzione che andrebbe a sostituire quella imposta ed ereditata dalla dittatura militare.
Il voto su questo referendum è obbligatorio per i 15 milioni di cileni con diritto di voto.
Venerdi il Servel (Servizio elettorale) ha dichiarato concluso le operazioni per l’informazione alla popolazione sul significato del referendum.
“L’obiettivo è far sì che i cittadini elaborino le informazioni ricevute durante le campagne elettorali, nonché impedire la diffusione di propaganda elettorale o di atti di campagna contrari alla legislazione elettorale”, si legge in un comunicato stampa dell’organo elettorale.
Da parte sua, il presidente del Servel, Andrés Tagle, ha dichiarato che “i seggi elettorali sono già presidiati dalle forze armate e anche i delegati della commissione elettorale hanno preso posizione (…), facendo tutti i preparativi affinché domenica ci sia una giornata elettorale storica”, ha detto.
Circa 500.000 persone si sono riunite giovedì in viale Alameda, nel centro di Santiago, per la chiusura della campagna Apruebo (approvazione della nuova Costituzione, ndr) alla vigilia del plebiscito costituzionale fissato per oggi.
Alla manifestazione di sostegno per una nuova Costituzione hanno partecipato i rappresentanti di vari partiti politici, oltre a personaggi simbolo dell’esplosione sociale del 2019, come Fabiola Campillay e Gustavo Gatica, vittime della repressione della polizia ma anche artisti e gruppi musicali come Quilapayún, Claudio Narea, Inti-Illimani e Francisca Valenzuela.
Da parte sua, la portavoce del “Comitato per l’ Apruebo”, Karol Cariola, ha affermato durante l’evento che “abbiamo speranza, abbiamo, senza dubbio, il sogno di poterci lasciare alle spalle la Costituzione degli abusi”.
I sostenitori del Rechazo (rifiuto della nuova Costituzione, ndr) hanno invece tenuto un “atto simbolico” nell’Anfiteatro Pablo Neruda del Parco Metropolitano con la presenza di circa 500 persone.
Secondo gli ultimi sondaggi, i favorevoli al mantenimento della Costituzione approvata nel 1980 durante la dittatura di Augusto Pinochet sono però in vantaggio di 10 punti percentuali. Tuttavia, il gruppo degli indecisi, che rappresenta circa il 15%, definirà l’esito del plebiscito, dato che il voto per approvare il testo costituzionale è obbligatorio per oltre 15 milioni di cileni.
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