Il governo dell’Ungheria continua a dare segnali di non condivisione della linea dura di Bruxelles nei confronti della Russia. La Fidesz, la formazione di destra che detiene la maggioranza assoluta al parlamento di Budapest guidata dal primo ministro Viktor Orban, ha presentato una proposta di legge che punta a sbloccare la costruzione del gasdotto South Stream, destinato a portare in Europa meridionale il gas russo. Un progetto bloccato dalla Commissione europea dopo la reazione non conciliante di Mosca al colpo di stato filoccidentale in Ucraina.
Il governo di Budapest non ha risparmiato negli ultimi mesi delusioni cocenti a Bruxelles. Dapprima ha interrotto sine die il “flusso inverso” di gas russo destinato all’Ucraina, a dispetto del blocco delle forniture che Mosca applica a Kiev e richiesto ai paesi membri dall’Ue. Poi ha permesso al monopolista russo Gazprom di utilizzare i suoi depositi sotterranei per stoccare grandi quantità di gas.
La Commissione economia del Parlamento, guidata dal parlamentare Antal Rogan, vicino a Orban, ha presentato un emendamento a una legge sullo sviluppo energetico che – secondo quanto riferisce il giornale economico online Portfolio.hu – praticamente renderebbe possibile costruire il South Stream a dispetto del blocco Ue.
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