La polizia francese ha arrestato quattro persone collegate con gli attacchi di Parigi del gennaio scorso che provocarono 20 morti, tra cui i terroristi responsabili degli attentati. I quattro avrebbero avuto rapporti con Amedy Coulibaly, l’autore dell’irruzione in un supermercato ebraico della capitale francese. Quattro sospetti erano già stati catturati a fine gennaio.
Secondo le notizie filtrate sui media, due degli arrestati sono una poliziotta della Gendarmeria e il suo compagno Amar, già in carcere per traffico di stupefacenti. Da tempo nel mirino degli inquirenti, l’uomo faceva parte del giro di Coulibaly mentre la sua compagna Emmanuelle, recentemente convertita all’Islam, era stata sospesa dalle sue funzioni a febbraio in quanto sospettata di aver consultato dopo gli attentati i file della Gendarmeria per ottenere informazioni sul suo compagno.
Il 7 gennaio 2015 i fratelli Kouachi avevano attaccato la sede del settimanale “Charlie Hebdo” e ucciso a colpi di kalashnikov 12 persone, fra cui i redattori principali della rivista, ferendone 11. Il giorno dopo, una poliziotta era stata assassinata nella banlieue parigina di Montrouge, delitto di cui è sospettato Coulibaly che, il 9 gennaio, prese in ostaggio una ventina di clienti barricandosi all’interno di un supermercato ebraico a Porte de Versailles, uccidendo quattro persone prima di essere ucciso a sua volta dalla forze di sicurezza. Stessa sorte toccata, quasi contemporaneamente, ai fratelli Kouachi in una tipografia di Dammartin-en-Goele nella quale avevano cercato rifugio.
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