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Tunisia. Governo accusa Turchia: aiuta l’Isis

Il ministro degli Esteri tunisino, Taieb Baccouche, ha accusato la Turchia di facilitare il trasferimento di jihadisti diretti in Siria e Iraq per combattere nell’Isis. L’accusa è stata pronunciata nel corso di una conferenza stampa: “Abbiamo chiesto al nostro ambasciatore in Turchia di portare all’attenzione del governo di Ankara che non vogliamo permettere ad una nazione musulmana di aiutare direttamente o indirettamente gruppi terroristici” ha affermato Baccouche, spiegando che “la Turchia è un punto di passaggio fondamentale per i combattenti diretti in Siria o in Libia e che alla fine si infiltrano in Tunisia, come accaduto recentemente per l’attentato al museo del Bardo.
Intanto l’esecutivo di Tunisi ha comunicato di aver smantellato due cellule terroristiche jihadiste in relazione all’attacco del museo del Bardo avvenuto il 18 marzo scorso. Le persone fermate, ha spiegato il Ministero dell’Interno di Tunisi, sarebbero fiancheggiatori e avrebbero fornito supporto logistico e armi agli attentatori e li avrebbero aiutati a fuggire. Le persone fermate in questo blitz sono 21, cinque delle quali avrebbero legami diretti con altri attentati avvenuti nel Paese. In totale, le persone fermate per la strage del Bardo, sono finora 46.

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