Julián Isaías Rodríguez Díaz, Ambasciatore della Repubblica Bolivariana del Venezuela in italia
Mio caro Domenico,
noi venezuelani ti ricorderemo attraverso il testo di una canzone a cui il presidente Hugo Chavez faceva spesso riferimento: “Le persone che muoiono per la vita non possono chiamarsi morti”. Le tue idee, parole, battaglie ambientaliste ed anticapitaliste ti manterranno vivo nello spirito e nell’azione di tutti noi, coloro che hanno voluto costruire i sogni di giustizia che hai anticipato.
Mio padre è morto come te “…un grido con coltelli gli ha spezzato il cuore…”. Queste morti alleviano chi le soffre perché non ci sono ospedali, né letti, cliniche, medicine o interventi chirurgici dolorosi per chi ci lascia, ma danno dolore più delle altre morti perché sono inaspettate, perché non le attendiamo così presto. Ci sono anche altri coltelli, quelli che spezzano il cuore delle persone che rimangono vive, con un’altra piccola morte dentro di sé.
Promuovevi il socialismo e questo basta per capire la tua generosità, solidarietà e il tuo altruismo. Lo sapevi che i militanti non muoiono mai? Qualcuno raccoglie la nostra bandiera, quella caduta insieme a noi, o il nostro fucile, quello rimasto con i proiettili ancora non sparati.
I tuoi amici ti chiamavano Mimmo. Loro ricordano la tua allegria per la vita, la tua vita sindacale, il futuro che hai costruito, i muri che hai abbattuto, tutto ciò la morte non lo potrà mai portare via, per quanto implacabile sia. Con i fiori che raccogliamo in questa primavera piovosamente triste costruiremo pugni rossi e bandiere per salutarti, in pace.
Andremo a cercarti in Palestina; nel mare che affoga nei pomeriggi e nei crepuscoli; nei passi di ogni marcia popolare; in ogni rivendicazione raggiunta; nell’uguaglianza, nell’armonia delle stagioni che portano la primavera in ogni autunno; nel tuo spirito sportivo, in questa tua energia piena di campane e di amicizie e nell’amore con cui hai adorato la vita che lasci comunque intatta. Per adesso, no, non riusciremo a vederti come prima.
Tutto il Venezuela, quello di Chavez e di Maduro, ti aspetterà sempre affinché, da qualche luogo, tu ci possa aiutare ad essere umili ed a commettere meno errori. Per ora ti dedichiamo il poco che siamo riusciti a fare per la lotta che, senza che te ne rendessi conto, ci hai insegnato e ci ha aiutato a costruire alcune persone che potessero assomigliarti.
Un saluto Mimmo! Un saluto Domenico! A presto!
Julián Isaías Rodríguez Díaz
Ambasciatore della Repubblica Bolivariana del Venezuela in italia
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