Il Washington Post ha pubblicato i risultati di un recente sondaggio in Siria. L’inchiesta è stata condotta tra giugno e luglio tra la popolazione siriana rimasta nel paese dalla Orb International, una società demoscopica con sede in Gran Bretagna,
Dalle risposte emerge che per il 57% dei siriani intervistati la situazione sta peggiorando.
Alla domanda su quale pensa che sia la soluzione possibile alla crisi e alla guerra in Siria, il 51% ritiene che risposta migliore e’ una soluzione politica; per il 64% una soluzione diplomatica e’ possibile ; il 49% e’ contrario agli attacchi aerei della ‘coalizione’ guidata dagli Usa.
Ma cosa pensano i siriani dell’Isis? Uno su cinque (il 22%) ritiene che abbia una influenza positiva, ma numeri più consistenti esprimono opinioni ben diverse, per l’82% l’Isis e’ un gruppo creato dagli Stati Uniti e dall’estero, mentre per il 79% i combattenti stranieri hanno peggiorato la guerra
Sul futuro le opinioni coincidono con le speranze. Il 65% ritiene che i siriani possano tornare a convivere; il 70% e’ contrario alla divisione del Paese mentre solo 21% preferisce la vita di oggi a quella sotto il governo Assad. Il sondaggio realizzato dalla ORB è stato effettuato dal 10 giugno al 2 luglio su un campione di 1.365 siriani di tutte e 14 le province del Paese, il margine di errore sulle risposte varia da + o – 3 punti percentuali. (ringraziamo Ornella Sangiovanni per la traduzione)
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