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Stoccolma riconosce i Saharawi, Rabat chiude l’Ikea

Non aprirà in Marocco, almeno per ora, il primo negozio di mobili per la casa a basso costo dell’Ikea, il colosso svedese noto ormai in tutto il mondo. Le autorità hanno bloccato in extremis l’apertura del punto vendita dopo che il governo di Stoccolma ha annunciato il prossimo riconoscimento della Repubblica araba Sahrawi (Rasd).
Le autorità marocchine smentiscono che la decisione sia da attribuire a ‘pressioni diplomatiche’ e spiegano che i locali della ditta a Zenata, tra Muhammadiya e Casablanca “non dispongono dei certificati di conformità”.
Secondo il quotidiano Le320 però , la decisione è da considerarsi una “vera e propria rappresaglia” e punta a dissuadere  il governo svedese. “Ikea non fa politica” è stato il commento secco del direttore generale nel paese, che non ha specificato se una nuova data è stata fissata per l’inaugrazione.
Il Sahara Occidentale, ultima colonia d’Africa, è stata occupata militarmente dal Marocco nel 1975. La sua indipendenza è rivendicata dal Fronte Polisario, sostenuto dall’Algeria. La Rasd, autoproclamatasi indipendente nel 1976, è riconosciuta da alcuni stati e dall’Unione Africana., ma non dall’Onu che l’ha inserita nella lista dei territori non autonomi.

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