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Guatemala, aumenta la povertà. Gli indigeni i più colpiti

L’indice di povertà in Guatemala è aumentato dell’8,1% rispetto al 2006, secondo l’Inchiesta nazionale sulle condizioni di vita (Encovi) relativa al 2014, pubblicata dalle autorità.
Secondo il rapporto, il 59,3% dei guatemaltechi vive attualmente sotto la linea di povertà, contro il 51,2% registrato otto anni fa e il 56,4% osservato nel 2000. Sopravvive, inoltre, in estrema povertà il 23,4% della popolazione totale, circa 15 milioni e mezzo di persone.
“La metodologia utilizzata per determinare gli indici di povertà assoluta consiste nel fissare il costo minimo necessario per coprire un paniere di base che consenta a una persona di soddisfare le sue necessità, alimentari e non” ha spiegato Rubén Darío Narciso, direttore dell’Istituto nazionale di statistica (Ine). Su questa base, i ricercatori hanno classificato come “poveri” i guatemaltechi che riescono a garantirsi un tetto minimo di alimenti ma non altri beni o servizi necessari ed “estremamente poveri” quelli che non hanno abbastanza risorse economiche neanche per assicurarsi il cibo necessario al proprio sostentamento.
Anche l’Encovi 2014 ha confermato che i più poveri fra i poveri sono gli indigeni: 4 su 5 vivono in povertà. Più in generale, l’incidenza della povertà fra la popolazione indigena è del 79,2%, fra quella non indigena del 46,6%.
I dipartimenti più poveri del paese sono quelli di Alta Verapaz (nord) e Sololá (ovest) rispettivamente con l’83,1% e l’80,9%; quelli meno poveri sono Sacatepéquez (ovest) con il 41,1% e Guatemala, che include la capitale, con il 33,3%. In quanto alla povertà estrema, nelle aree urbane è aumentata dal 2,8 all’11,2%, in quelle rurali dal 23,8 al 35,3%.

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