51 curde e curdi yezidi – 10 donne e 41 bambini – sono stati liberati dalla prigionia di ISIS e si sono riuniti con i loro parenti presso l’Assemblea delle Donne Yezide sul monte Shengal. ISIS aveva preso civili in ostaggio durante la sua invasione di Shengal il 3 agosto 2014.
Gli yezidi presi in ostaggio da ISIS e i loro parenti che sono stati lontani per due anni e mezzo hanno parlato con ANF della loro esperienza.
‘CI HANNO CATTURATI NELLE NOSTRE CASE E CI HANNO PORTATI A RAQQA’
Gozê Tılızer: “Io sono del villaggio di Verdiye di Tılezer, ISIS mi ha tenuta in ostaggio per due anni e mezzo. Eravamo in casa quando hanno attaccato, ci hanno presi in ostaggio in casa nostra. Hanno portato via mio marito dai miei figli e da me, ancora non so dove si trova. Ci hanno portati in Siria e poi ci hanno portati qui da Raqqa. Siamo stati in carcere fino a quando i nostri combattenti ci hanno liberati, le forze delle YBŞ e i guerriglieri ci hanno salvati.”
‘HANNO MASSACRATO MIA MADRE E MIO PADRE’
Basma Şengal: “Ci hanno presi nel primo giorno del massacro mentre correvamo verso la montagna. Hanno massacrato mia madre e mio padre, ci hanno portati a Tel Afer dopo averci tenuti brevemente a Shengal. Siamo stati a Tel After per tre mesi, hanno diviso gli uomini e le donne qui. Non so dove abbiano portato gli uomini e i bambini, ma hanno portato noi donne in Siria. Ci hanno tenute in una prigione sotterranea. Il mio unico desiderio è che i miei figli e mio marito fuggano da ISIS. Ci hanno portatati qui da Raqqa, le mie sorelle di PKK, YBŞ, YJŞ, e HPG ci hanno salvati. Ringrazio Dio per loro.
Suham Salih Mehmud: “I am from Shengal’s Tıl Benat village, they took us hostage in Shengal. We were a big group, they first held us in Shengal and then took us to Raqqa. I don’t know where my family and husband are, they took them somewhere else. ISIS gangs treated us very badly, they often used violence. The YBŞ and the HPG freed us, I am thankful to them. My wish is that all Êzidîs are saved from ISIS.”
Ali Gurnuz: “Mia cugina e i suoi bambini sono tra i civili salvati, ringrazio tutti coloro che li hanno aiutati e salvati. Che Dio protegga YBŞ, HPG, YJA STAR e YJŞ.”
‘CON ORGOGLIO RINGRAZIAMO IL LEADER APO E I COMBATTENTI’
Xwededa Berkaat: “Sono di Sinune, uno dei miei parenti è stato liberato e ora è con noi. Ringrazio YBŞ, YJŞ, HPG, e YJA STAR per averli liberati. Tutti quelli che sono stati liberati sono nostri fratelli, sorelle e madri. Dobbiamo molto ai combattenti che hanno sacrificato la vita per salvare i civili, ringrazio i e le combattenti, uomini e donne. Con orgoglio ringraziamo il leader Apo e i combattenti che libereranno la nostra gente presa in ostaggio.”
‘ABBIAMO MANTENUTO LA NOSTRA PROMESSA’
Tra i civili liberati dalla prigionia di ISIS cì’è anche la famiglia del combattente YBŞ Zınar Şengal. Şengal ha detto che sua moglie, i suoi figli e zie erano tra gli yezidi liberati. Şengal ha ricordato la promessa delle YBŞ ti combattere fino a quando saranno liberati tutti gli yezidi e ha detto che hanno mantenuto la loro promessa continuando a liberare civili da ISIS. Infine Şengal ha promesso ai due combattenti che sono caduti martiri durante l’operazione di salvataggio che saranno vendicati e ha ringraziato tutti coloro che hanno aiutato a salvare i civili yezidi.”
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