Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato lo stop a un accordo con gli Stati Uniti sullo smaltimento del plutonio, citando "azioni ostili" di Washington. L'accordo, firmato nel 2000, aveva lo scopo di consentire a entrambe le potenze nucleari lo smaltimento di plutonio per uso militare nei loro programmi di difesa, una mossa vista come un passo fondamentale nel processo del disarmo. I due paesi si erano impegnati nuovamente nell'accordo nel 2010. Ma ora secondo il Cremlino, Washington solleva sanzioni e vara altre politiche viste come ostili a Mosca.
Pare così sulla via del fallimento la cooperazione sulla non proliferazione nucleare. Il decreto pubblicato afferma che la Russia si sta tirando fuori dal contratto "a causa di un drastico cambiamento delle circostanze, la comparsa di una minaccia per la stabilità strategica a causa di azioni ostili degli Stati Uniti nei confronti della Russia". Si è sostenuto inoltre che Washington è "incapace" di rispettare le condizioni del contratto e che Mosca "deve adottare misure urgenti per difendere la sicurezza russa".
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa
