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Siria. Proseguono i colloqui tra ribelli e governo siriano. Dopo Astana venerdi tocca a Mosca

Dopo due giorni di negoziati, mediati dalla Russia assieme a Turchia e Iran tra il governo siriano e gruppi ribelli armati, terminati ieri ad Astana, capitale del Kazakistan, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha annunciato che venerdi prossimo a Mosca ci saranno dei colloqui con i rappresentanti dell'opposizione siriana. Non ci sono dettagli su quali gruppi anti-Assad prenderanno parte a questo round di colloqui. Lavrov nei giorni scorsi, all'apertura dei negoziati, aveva sottolineato il fatto che ad Astana per la prima volta i rappresentanti di Damasco e dell'opposizione si siano trovati seduti allo stesso tavolo. "L'apertura si è tenuta nel formato di un incontro diretto tra governo e opposizione alla presenza di interlocutori esterni". L'inviato Onu per la Siria Staffan de Mistura ha infatto svolto il ruolo di mediatore nei colloqui di pace.

Un rappresentante dei ribelli siriani che ha partecipato alle trattative di Astana ha fatto sapere che il suo gruppo non è stato ancora invitato a partecipare alla riunione con Lavrov. "Non abbiamo ricevuto un invito", ha dichiarato alla France Presse, Fares Buyush. "Il problema non è l'invito, ma l'argomento di discussione. Se è una cosa seria, e parleremo di una questione nazionale, andremo fino alla fine del mondo", ha detto Buyush da Instanbul.

“Siamo pronti a negoziare su tutto". Alla domanda se tale disponibilità a discutere di tutto riguardi anche il suo incarico di presidente, in una intervista rilasciata alla stampa francese, il presidente sitiano Assad ha risposto: "Sì, ma il mio incarico è legato alla Costituzione. Se vogliono discutere questo punto devono discutere della Costituzione". Il capo dello Stato siriano ha quindi rimarcato che spetta al popolo siriano eleggere il presidente: "Sono i cittadini che votano per quello che sarà il prossimo presidente. Secondo la Costituzione, spetta al popolo decidere chi sarà presidente o no. Questo vale anche per me, che ho il diritto di essere eletto e ho anche il diritto di non candidarmi se non voglio".

fonte: askanews.it

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