All’alba di venerdì 20 ottobre, Jean-Paul Delescaut, segretario generale della CGT Nord (il dipartimento di Lille), è stato arrestato a casa sua dalla polizia con l’accusa di “apologia di terrorismo” in seguito alle dichiarazioni a sostegno del popolo palestinese.
Si trova attualmente in stato di fermo, insieme alla coordinatrice amministrativa dell’UD CGT Nord.
“La nostra Unione Dipartimentale CGT Nord è da sempre impegnata nella solidarietà al popolo palestinese, sostenendo i suoi diritti come Nazione, condannando il regime coloniale e di estrema destra israeliano, le sue aggressioni, le sue incessanti distruzioni e i suoi crimini quotidiani contro l’umanità”, si legge nel comunicato pubblicato sulla pagina Facebook del sindacato.
Per rispondere all’emergenza umanitaria a Gaza, la CGT Nord ha lanciato un appello alla solidarietà e una campagna di raccolta fondi per la popolazione civile massacrata dai continui bombardamenti e costretta a fuggire dalle proprie abitazioni verso non si sa bene dove.
Inoltre, la CGT Nord aveva denunciato a più riprese il divieto di manifestare a sostegno della Palestina, imposto dal ministro degli Interni Gérald Darmanin, denunciando “la preoccupante deriva autoritaria e fascista di un governo che limita le libertà pubbliche, erode i diritti democratici dei cittadini e utilizza sempre più apertamente la repressione come metodo di governo”.
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