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Ferrovieri bolognesi: sì al referendum!

 

Ferrovieri per il sì ai referendum del 12 e 13 giugno
manca poco più di un mese al voto per i referendum del 12 e 13 giugno, molte sono le ragioni per votare si per questo il governo berlusconi ha scelto sin dall’inizio di non contrastare i quesiti referendari nel merito, tentando semmai di sabotarne la partecipazione, evitando prima l’election day (che approfittando delle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio avrebbe facilitato la partecipazione al voto anche sui referendum e che ci avrebbe fatto risparmiare 300 milioni di
euro) ed imponendo poi, un sostanziale silenzio degli organi di informazione.
È quantomeno singolare che il governo berlusconi che non perde occasione di richiamarsi alla volontà popolare per sfuggire alle proprie responsabilità, scelga di sabotare gli ambiti (e quello dei referendum lo è per antonomasia) in cui la volontà popolare può esprimersi realmente. Ma si sa, per questi signori i buoni propositi sono aria fritta e consapevoli di una sostanziale mancanza di consenso, meglio puntare al non raggiungimento del quorum con ogni mezzo necessario pur di impedire una sicura bocciatura.
Ma un detto popolare recita “mai fare i conti senza l’oste”, infatti la grande mobilitazione dei comitati contro la privatizzazione dell’acqua e contro il ritorno al nucleare, i milioni di firme raccolte e la tragedia di Fukushima, hanno sparigliato quella calma piatta che il governo ha tentato di imporre, evidenziando una forte attenzione della gente sulle questioni poste.
Gli interessi in gioco sono altissimi, come alta è la consapevolezza del governo che la sconfitta era più che probabile, non essendo quindi riusciti a garantirsi con certezza una scarsa partecipazione al voto, hanno pensato bene di inventare stratagemmi che potessero disinnescare i quesiti referendari. Ecco quindi un emendamento che rinvia le decisioni sul nucleare ad astratti approfondimenti tecnici e l’ipotesi di una autority che regoli la gestione dell’acqua, sperando così di cassare i quesiti referendari per sottrarsi al giudizio popolare. Certo, avremmo potuto anche evitare di precisarlo,
tanto l’arroganza del nostro presidente del consiglio è tale da portarlo ad ammettere candidamente che sapendo di perdere ha preferito tentare di impedire la consultazione popolare con provvedimenti “finti”.
Vorremmo però ricordare, che per annullare un quesito referendario occorre un provvedimento legislativo che ne vanifichi la sostanza e quelli proposti dal governo non lo sono, pertanto vedremo quale sarà il pronunciamento della cassazione in merito. Intanto la parola d’ordine è “ottimismo” e anche grazie agli organi di informazione il tentativo che viene proposto dal governo è quello di rappresentare il superamento degli obiettivi dei referendum, spacciando questi emendamenti come risolutivi, anche se basta leggerli per comprendere che il solo obiettivo è quello di annullare il rischio di un pronunciamento popolare che impedirebbe loro di riproporre questi provvedimenti. Crediamo che i referendum ci saranno, sarebbe gravissimo se cosi non fosse, per questo invitiamo tutti a non abbassare la guardia ed ad andare a votare il 12 ed il 13 Giugno
Giovedì 12 maggio 2011, presso la Sala Sirotti in piazza Medaglie d’oro a Bologna, si terrà un presidio informativo sui referendum, durante l’iniziativa terremo un’assemblea dalle 10,00 alle 12,00 a cui sono invitati tutti i ferrovieri ed i lavoratori degli appalti e servizi, ricordiamo che all’assemblea si puo’ partecipare utilizzando il monte ore contrattualmente previsto.
Per dire no alla privatizzazione di una risorsa vitale quale è l’acqua, per impedire che venga dato un
colpo di spugna all’idea stessa di bene comune.
Per dire no al ritorno al nucleare che nel 1987 gli italiani avevano già bocciato e che la catastrofe di
Fukushima, ha riproposto al mondo in tutta la sua drammaticità,
Il 12 e 13 giugno 2011 vota sì

Comitato ferrovieri per il si ai referendum

 

P.S:L’attività del comitato è del tutto autorganizzata, se ne condividi i contenuti fotocopia il volantino e diffondilo. Bologna, 27 aprile 2011

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