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Treviso. Schiavi “negri” con il gps al collo

Che bello fare gli imprenditori in Veneto! Anzi a Treviso, capoluogo del territorio controllato dallo “sceriffo” Gentilini. Lì sì che la legalità viene controllata e nessuno si permette di infrangere la legge… O magari è solo una balla. Sentite questa:

“Pagati poco, in nero, e costretti a distribuire volantini nelle cassette postali portando al collo un gps per poter essere controllati. Era il «lavoro» attraverso il quale un’organizzazione malavitosa sfruttava decine di indiani incaricati di volantinaggio nella provincia di Vicenza. A scoprire il giro illegale capace di sommare milioni di euro la guardia di Finanza di Vicenza che ha individuato oltre 20 società cartiere, fatture false per 2 milioni di euro, 150 evasori totali, quasi 3 milioni di euro sottratti al fisco e decine di lavoratori «in nero». Oltre 40 le persone denunciate per reati fiscali e per violazioni alle norme sugli stranieri”.

E’ tornato lo schiavismo, insomma. Se non legalizzato, almeno tolerato, lì dove la Lgea domina.

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