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Usb. Lsu a Ata occupano La7

«Oggi sciopero nazionale degli ex-lsu ata e iniziative a Roma per sensibilizzare i mezzi d’informazione nell’ultimo giorno di campagna elettorale per le amministrative. Intorno alle 11 di questa mattina circa 200 tra attivisti dell’Unione Sindacale di Base e lavoratori precari hanno simbolicamente occupato gli studi dell’emittente La 7 in via Novero a Roma per chiedere una corretta informazione sulla sorte di migliaia di ex lsu della scuola che rischiano di perdere il posto di lavoro a fine giugno. I rappresentanti del sindacato hanno chiesto di poter incontrare il direttore del Tg7 Enrico Mentana per poter esporre direttamente i termini della questione». Così in una nota Usb Lavoro Privato. «L’Unione Sindacale di Base ha indetto per oggi lo sciopero degli addetti ex-lsu alle pulizie nelle scuole per opporsi al taglio di 26 mila posti di lavoro. Tra questi in particolare sono fortemente a rischio i 13.000 ex-lavoratori socialmente utili – si legge nel comunicato – A giudizio della Usb gli esiti del tavolo aperto nei giorni scorsi al Ministero del Lavoro sono stati insoddisfacenti se non deludenti poiché in sintesi dal governo è emerso un impegno a prorogare gli appalti già esistenti ma con una conferma dei forti tagli già previsti per il 2011. I tagli sono la diretta conseguenza della decisione da parte dell’esecutivo di tagliare metà delle risorse finora stanziate a copertura dei contratti per i lavoratori delle pulizie: 210 milioni di euro di tagli su un totale di 570 milioni finora stanziati. L’USB denuncia come la scelta da parte dei ministeri competenti di mantenere le esternalizzazioni degli appalti delle pulizie comporti un maggiore costo per la pubblica amministrazione». «Non sarebbe necessario tagliare 12000 posti di lavoro o come si prospetta dimezzare gli stipendi ai lavoratori se si il servizio di pulizia nelle scuole fosse reinternalizzato e anzi i soldi già disponibili sarebbero sufficienti a mantenere l’attuale numero di dipendenti», dichiara Carmela Bonvino dell’Usb Lavoro Privato. «Attualmente una cinquantina di lavoratori stanno attendendo all’interno degli studi de La 7 di ottenere una risposta da parte dei dirigenti della rete mentre la situazione è tenuta sotto controllo da un ingente dispositivo di Polizia – conclude la nota – All’esterno degli studi televisivi circa 150 lavoratori e attivisti del sindacato di base stanno realizzando un presidio di sostegno ai loro colleghi che continuano ad occupare La 7 in attesa di poter esporre le loro ragioni al direttore del telegiornale».

 

Ascolta l’intervista a Carmela Bonvino realizzata da Radio Città Aperta:

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