da Reubblica on line del 26 maggio 2011:
Una storia che sembra assurda se non fosse vera. La protagonista è una ragazzina bolognese di soli 14 anni, che scappata di casa giovedì scorso ha finto di essere una profuga tunisina perché “voleva cambiar vita” – così ha scritto nel biglietto lasciato alla tutrice che si prende cura di lei da due anni.
Maria, questo il suo nome, ha girovagato per alcuni giorni senza meta e ha passato le ultime 24 ore nel Cie di Bologna, dove l’hanno ritrovata i poliziotti avvisati stamattina dalle mediatrici culturali che lavorano nella struttura.
Ieri i carabinieri l’avevano sorpresa per caso in uno stabile abbandonato insieme a quattro tunisini e lei, carnagione scura, senza documenti, con un velo in testa, ha spiegato ai militari, pronunciando qualche parola di francese, di essere analfabeta e di arrivare dalla Tunisia.
A questo punto è partita la classica trafila per l’identificazione, come succede per tutti gli extracomunitari senza permesso né documenti: la ragazza è stata prima fotosegnalata e poi portata all’ufficio immigrazione della Questura. Qui, non sapendo chi fosse, in attesa di altri accertamenti la quattordicenne (che dimostra comunque più della sua età) è finita al Cie continuando la sua messinscena.
Per lei, ragazza un po’ difficile che in passato si era già allontanata di casa, era già in preparazione un decreto di espulsione.
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