In oltre diecimila hanno urlato la propria rabbia contro quelle che definiscono vessazioni inique da parte dello Stato e di Equitalia sotto il Consiglio regionale. Il «popolo delle partite Iva» dopo un lento corteo funebre che ha attraversato le strade del centro di Cagliari è arrivato sotto il palazzo della politica. Davanti all’edificio è stata allestita una forca in legno con due manichini appesi alla corda. Su di uno, vestito in abito e con orecchie d’asino, è appeso un cartello con la scritta «Cappellacci», sull’altro, vestito da operaio, il cartello «giovane artigiano, stanco, logorato, mortificato, assassinato dallo Stato». Una parte dei manifestanti ha bloccato il lato porto di via Roma, impedendo il passaggio delle auto e simbolicamente l’uscita del porto commerciale e l’accesso al porto turistico .
Parallelamente, una quarantina di manifestanti hanno occupato simbolicamente il terminal arrivi dell’aeroporto di Cagliari-Elmas in contemporanea con la manifestazione contro Equitalia, organizzata dal «popolo delle partite Iva» che ha inscenato un finto corteo funebre per le vie del capoluogo. I manifestanti si sono seduti per terra nella zona arrivi e mostrano ai passeggeri cartelli sui quali hanno illustrato le ragioni della protesta contro Equitalia, accusata di «strangolare» l’economia dell’isola.
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