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Automobile. Non se ne vendono più…

Auto, mercato mai così male dal 1983

Flessione delle vendite anche per la Fiat (-8,6% rispetto a luglio 2010). Ma aumenta la quota di mercato (+0,8%)

MILANO – In linea con la previsione diffusa nei giorni scorsi dall’Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia, il mese di luglio ha registrato un’ulteriore brusca frenata (-10,7%), con appena 137.442 immatricolazioni di autovetture, il livello più basso – per questo stesso mese – dal lontano 1983, quando furono vendute 127.193 vetture. «Basti pensare – afferma Gianni Filipponi, direttore generale dell’Unrae – che durante la profonda crisi degli anni 1993-1996, quando il mercato automobilistico italiano fece registrare immatricolazioni complessive annue intorno a 1,7 milioni di autovetture, il mese di luglio non si è mai posizionato su livelli così bassi».

IL CONTESTO – Tutto ciò è il risultato anche di una critica situazione macroeconomica generale. Nel nostro Paese, infatti, dopo la forte caduta del 2009, la crescita economica è in stallo da tre trimestri, frenando nel 1° del 2011 ad un modesto +0,1%. La previsione per l’intero anno – già contenuta intorno all’1% – dovrà essere molto probabilmente rivista al ribasso, a seguito degli effetti sui consumi e sugli investimenti della recente manovra economico-finanziaria. I consumi delle famiglie hanno rallentato, condizionati dall’accelerazione dell’inflazione e dall’incerto andamento del mercato del lavoro. «In particolare, gli acquisti per l’automobile – prosegue Filipponi – sono scesi nei primi 6 mesi di questo anno, secondo le rilevazioni del nostro Centro Studi, del 15,7%, passando dai 14,2 miliardi di euro dello stesso periodo del 2010 ai 12 attuali, una percentuale superiore alla flessione complessiva del mercato». Il mercato dell`auto nel periodo gennaio-luglio, secondo quanto comunicato lunedì dal ministero delle Infrastrutture, prosegue l’Unrae, ha evidenziato una flessione del 12,7% e 1.151.146 unità vendute, rispetto alle 1.319.282 di un anno fa. L`andamento degli ordini acquisiti, inoltre, secondo le prime rilevazioni di Unrae e Anfia, ha registrato nel mese un calo del 5%, sul già basso livello dello scorso anno, con circa 123.000 contratti, che ridimensiona ulteriormente un contenuto portafoglio di ordini inevasi. «L`elevata incertezza del quadro economico e il basso livello degli ordini – sottolinea il direttore generale – ci inducono a confermare per l`anno 2011 la nostra previsione di 1,8 milioni di autovetture immatricolate, che a suo tempo veniva considerata molto prudenziale da buona parte degli operatori e analisti del settore. Un trend di questo tipo – conclude Filipponi – difficilmente potrà essere modificato anche nel prossimo anno, senza un chiaro programma di intervento a sostegno dell`economia».

I DATI – Tornando al mercato di luglio, i privati hanno evidenziato ancora una flessione del 14,3%, scendendo al 65,7% di quota di mercato, mentre crescono le società, che recuperano quasi tre punti di rappresentatività, portandosi al 19,4% del totale. Pur se in flessione in termini di volumi, il noleggio conferma nel mese la quota di mercato di un anno fa del 14,9%. Prosegue, inoltre, la corsa del diesel al 56,3% del totale (quasi 6 punti in più di un anno fa), mentre rimane stabile la rappresentatività delle vetture a benzina (38,2%). Il mercato dell`usato, infine, ha registrato in luglio una flessione del 3,3%, con 381.257 trasferimenti di proprietà, al lordo delle minivolture. Nei primi 7 mesi di questo anno le 2.784.736 unità trasferite segnano una crescita del 3,6%, rispetto alle 2.688.976 dello stesso periodo del 2010. Prosegue, inoltre, la corsa del diesel al 56,3% del totale (quasi 6 punti in più di un anno fa), mentre rimane stabile la rappresentatività delle vetture a benzina (38,2%). Il mercato dell’usato, infine, ha registrato in luglio una flessione del 3,3%, con 381.257 trasferimenti di proprietà, al lordo delle minivolture. Nei primi 7 mesi di questo anno le 2.784.736 unità trasferite segnano una crescita del 3,6%, rispetto alle 2.688.976 dello stesso periodo del 2010.

LA FIAT – Il numero delle auto immatricolate dal gruppo Fiat a luglio è calato dell’8,39% rispetto a luglio 2010. Il Lingotto ha immatricolato 41.580 vetture contro le 45.392 di luglio 2010. Il risultato ottenuto da Fiat sulle immatricolazioni auto a luglio in realtà «è migliore rispetto a quello del mercato». Le immatricolazioni, affermano a Mirafiori, sono state 41.600 (con un calo dell’8,4 per cento, inferiore a quello complessivo), per una quota del 30,3 per cento, in crescita di 0,8 punti percentuali rispetto all’anno scorso. In generale, anche in luglio, come già a giugno, fanno notare, «il mercato italiano dell’auto segna il passo». Infatti, le vendite di vetture nuove sono state 137 mila, il 10,7 per cento in meno rispetto alle 154 mila di luglio 2010. Nei primi sette mesi dell’anno sono state immatricolate 1 milione 151 mila auto, il 12,7 per cento in meno nel confronto con lo stesso periodo del 2010. Oltre 342 mila le vetture immatricolate da Fga nel progressivo annuo, il 16,6 per cento in meno rispetto allo stesso periodo del 2010. La quota è del 29,7 per cento, -1,4 punti percentuali rispetto all’anno scorso. Risultato positivo per Fiat quindi «anche in considerazione del fatto che rispetto all’anno scorso alcuni modelli non sono più in produzione ed è in corso un forte rinnovamento delle gamme dei brand.

I MODELLI PER LA RIPRESA – Oltre a Lancia Ypsilon e Fiat Freemont, presentate a maggio e giugno, che stanno ottenendo un’ottima accoglienza da parte del mercato, con rispettivamente 20 mila e 18 mila ordini, i prossimi mesi vedranno il lancio delle ammiraglie Lancia Thema e Voyager, nonché della nuova Panda, che sarà presentata in anteprima al salone dell’auto di Francoforte a settembre. Sono oltre 28.500 le vetture immatricolate dal marchio Fiat in luglio, il 12,1 per cento in meno rispetto a un anno fa. La quota, sostanzialmente allineata con quella dei primi mesi del 2011, è del 20,8 per cento, con 0,3 punti percentuali di calo in confronto a luglio 2010. Nel progressivo annuo il brand ha venduto 240 mila vetture, il 23 per cento in meno rispetto all’anno scorso. La quota è del 20,85 per cento, in calo di 2,8 punti percentuali. Ancora una volta il vertice della classifica delle auto più vendute è appannaggio dei modelli Fiat. Punto risulta la vettura più venduta in luglio, con una quota del 23,1 per cento nel segmento B. Seconda è la Panda, con una quota del 31,7 per cento nel suo segmento, che insieme con la 500 (terza assoluta e 23,9 per cento di quota nel segmento) permette al marchio Fiat di superare il 55 per cento di quota nel segmento A. Da segnalare anche i positivi risultati di Doblò e Qubo, che insieme ottengono il 58 per cento di quota tra i multispazio.

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