La produzione industriale a luglio è scesa dello 0,7% (dato destagionalizzato) rispetto a giugno e ha registrato una diminuzione dell’1,6% su base annua, considerando il dato corretto per gli effetti di calendario. Si tratta del primo calo tendenziale dal dicembre del 2009.
Su base mensile, il ribasso di luglio si aggiunge a quelli di maggio e di giugno, quindi si tratta del terzo calo congiunturale consecutivo. Non stupisce, così, che nella media del trimestre maggio-luglio l’indice sia sceso dello 0,4% rispetto al trimestre immediatamente precedente. Mentre l’indice si mantiene ancora positivo se si guarda alla media dei primi sette mesi del 2011, messa a confronto con lo stesso periodo dello scorso anno, (+1,4%). Sempre in termini tendenziali, la riduzione di luglio è ancora più pesante se si fa riferimento al dato grezzo (-4,6%).
Su base mensile l’indice destagionalizzato registra un incremento congiunturale per il raggruppamento dei beni strumentali (+1,8%), mentre segna diminuzioni per i beni di consumo (-3,2%), per l’energia (-0,6%) e per i beni intermedi (-0,4%). In termini tendenziali, l’indice corretto per gli effetti di calendario segna una variazione positiva unicamente per il raggruppamento dei beni strumentali (+4,8%). Diminuiscono beni di consumo (-7,0%), energia (-4,5%) e beni intermedi (-1,4%).
Su base annua l’indice corretto per gli effetti di calendario segna gli aumenti più marcati nei settori della fabbricazione di macchinari e attrezzature non classificate altrove (+9,5%), della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo esclusi macchine e impianti (+4,5%). Le diminuzioni maggiori riguardano le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-20,0%), l’attività estrattiva (-8,3%) e la fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-8,1%).
Malissimo l’automobile. La produzione industriale di autoveicoli a luglio ha segnato un calo tendenziale del 16,3% (dato corretto per gli effetti di calendario).
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