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Gesto vandalico contro il csoa Intifada

Cena di finanziamento al csa intifada – venerdì 16 settembre

 

UN GESTO VANDALICO

rivolto ai carri allegorici mette a ferro e fuoco gran parte del Centro Sociale Intifada

 

Nel tardo pomeriggio di domenica 4 settembre nel cortile del centro sociale di Via Casalbruciato, si è verificato un gravissimo incendio che è stato appiccato da sconosciuti. L’incendio che dapprima si è propagato nel deposito dove erano riposti i carri di cartapesta che venivano fatti sfilare a Carnevale (e probabilmente l’intenzione era quella di limitarsi a fare dei danni circoscritto ai soli carri), si è poi esteso fino a distruggere la copertura di plastica del tendone che li ricopriva. L’incendio si è poi sviluppato ulteriormente e le fiamme che hanno letteralmente liquefatto i vetri dei locali adiacenti il tendone, sono poi penetrate nelle stanze di un’associazione di solidarietà ai cubani, e successivamente hanno causato danni anche alla associazione ‘la mongolfiera ‘, che si occupa di disabili. A nulla è valso l’immediato intervento dei tanti volontari del quartiere accorsi immediatamente.

Le fiamme hanno lambito anche le finestre della scuola. Il ritardato intervento dei vigili del fuoco ha inciso non poco sull’entità della devastazione.Sono andati distrutti computer, fotocopiatrici, materiale d’archivio, megafoni, suppellettili, mobili, impianti elettrici e telefonici. Sono stati ovviamente ridotti in cenere tutti i carri allegorici e lo stesso tendone in cui  erano depositati. Nel complesso si sono registrati danni per decine e decine di migliaia di euro.

Circa gli autori del gesto teppistico, non si può escludere nessuna pista. Ci affideremo agli esiti del lavoro degli inquirenti. Noi azzardiamo  l’ipotesi che si tratta di un gesto teppistico di qualche personaggio annoiato, in  cerca di protagonismo. Un teppismo qualunquista, di persone prive di scrupoli e prive di valori, che avevano l’intento di arrecare uno ‘sfregio’ al centro sociale  e a chi lo gestisce. Colpire i carri allegorici significa non solo fare un danno economico, ma significa danneggiare le tante persone autrici di un lavoro appassionato quale è quello di realizzare i carri carnevaleschi. E’ un danno all’intera comunità territoriale del quartiere. E’ un danno ai bambini che partecipavano al carnevale. Ci sbaglieremo ma pensiamo che questo atto di vandalismo nasce in questo contesto di noia, di alienazione, di marginalità e disperazione sociale. Nasce dagli esclusi che danneggiano chi si batte contro l’esclusione e contro la marginalità. Hanno colpito senza ragionare, in modo cieco, arrecando distruzione nei luoghi che erano distrutti dall’abbandono e dall’incuria delle istituzioni e che erano tornati ad essere vivi grazie
al lavoro di tante persone impegnate nel centro sociale e nella cooperazione sociale. Si arreca danno a chi si fa carico dei danni sociali. Il tutto è
favorito da una condizione di disoccupazione, di vuoto sociale arrecato da una politica liberista che sviluppa disoccupazione e vuoto sociale.
Ora è il momento della riflessione e del confronto per capire e per decidere come difenderci da questa patologia degli annoiati che soffrono di ‘dislessia sociale’. Rimbocchiamoci le maniche e ricominciamo a costruire un tessuto sociale più coeso, più forte, capace di recuperare i valori della solidarietà, della partecipazione e dell’aiuto. L’unico per cui vale la pena di impegnarsi al fine di evitare altri disastri di questo genere.

L‘INTIFADA si brucia, ma NON SI SPEGNE

Centro Sociale Intifada – per info e donazioni tel. 3497300531

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