“Sono ormai mesi che decine di persone dormono per strada nelle vicinanze del dormitorio pubblico di via Sabatucci”. A denunciarne la situazione è lo spazio sociale VAG61 che ha sede nelle vicinanze e vede dormire queste persone all’interno del proprio cortile, nei pressi del dormitorio.
E da questa estate che il centro sociale ne parla con l’amministrazione Comunale ricevendo in cambio promesse di discussione senza risoluzioni attuative per superare l’emergenza, un copione che in molti che si occupano della questione abitativa e di prima accoglienza a Bologna hanno già sentito e risentito.
l’Assessore alle Politiche Sociali ,Amelia Frascaroli ,si è pronunciata chiedendo a gli attivisti se avessero una soluzione da proporre, come se fosse compito loro e non un problema che debba risolvere il Comune.
In ogni caso Valerio Monteventi ,portavoce del VAG61,ha denunciato che” i posti in realtà ci sono, sia di proprietà del Comune, sia dell’Asp che della Curia”. La situazione in città è ormai sotto gli occhi di tutti: migliaia di stabili vuoti a fronte di altre migliaia di persone che si trovano ormai ad affrontare il freddo per la strada. Ci sarebbe ad esempio “l’ex conservatorio di Santa Marta in strada Maggiore 74, di proprietà dell’Asp Poveri Vergognosi o lo stabile di via delle Ruote, che nel 2003 fu acquisito dall’amministrazione comunale proprio per essere destinato a progetti di accoglienza, con tanto di fondi pubblici piu’ volte stanziati, oppure le ex scuole Merlani di via Monte Donato che fino a un anno fa ospitavano un centro di accoglienza per donne straniere e per cui sono già stati stanziati finaziamenti regionali per la ristrutturazione del tetto: lavori che in poche settimane potrebbero rendere disponibile la struttura”.
Molti provengono dalle rivolte sfociate nel maghreb e si dovuto attendere una decina di giorni per avere un primo passo ,seppur barcollante, da parte dell’Amministrazione , Amelia Frascaroli, ha annunciato che il Comune metterà a disposizione circa 150 posti letto nelle strutture attivate per il “piano freddo” e altri 50 posti all’interno di container della Protezione civile.
In un comunicato il VAG61 si è pronunciato sull’azione del comune;” E’ un primo passo, almeno si è rotto il silenzio e si è riconosciuta l’esistenza di un significativo numero di persone costrette a vivere in mezzo alla strada. Temiamo, però, che il numero di posti possa risultare insufficiente e non capiamo, inoltre, perchè aspettare ancora delle settimane quando interventi come quello della Protezione civile dovrebbero essere, per definizione, immediatamente attivabili. Forse certe interviste del capo della stessa Protezione civile regionale (“Stop al buonismo, denunciare e rimpatriare i clandestini”) spiegano qualcosa: forse Demetrio Egidi, capo della Protezione Civile ,che per la cronaca prende uno stipendio pubblico, farebbe meglio a dedicarsi ai suoi compiti di tecnico piuttosto che lanciarsi in dichiarazioni tutte politiche buone solo per compiacere partiti xenofobi come la Lega nord al governo.
Nel frattempo, anche confrontandoci con associazioni di volontariato ed operatori sociali, in questi giorni stiamo cercando di fare quanto nelle nostre possibilità per andare incontro alle necessità di chi trova riparo nel nostro cortile. Abbiamo messo a disposizione alcune brandine e fatto in modo che le tettoie possano fornire maggio riparo, mentre volontari ed operatori si sono resi disponibili a monitorare la situazione e fornire un po’ di assistenza. All’amministrazione comunale, in via urgente e al di là del “piano freddo”, chiediamo però di intervenire subito con coperte, vestiti e l’apertura dei bagni del dormitorio almeno per qualche ora al giorno (oppure con bagni chimici)”.
Vedremo come si evolve la questione visto che il rigido inverno è già alle porte.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa