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Alta l’adesione allo sciopero del trasporto pubblico

Questa mattina l’Unione Sindacale di Base ha diffuso i dati sulle adesioni dei lavoratori e delle lavoratrici allo sciopero nazionale del trasporto pubblico di ieri. I dati sono alti, anche nelle fasce serali, ed in alcuni casi anche superiori a quelli che si erano resistrati durante la mattinata di ieri.
A Roma si è raggiunto il 75%, con punte fino al 100% come al deposito di Portonaccio, oggetto nel pomeriggio di una protesta da parte dei Blocchi Precari Metropolitani e di alcuni collettivi studenteschi in solidarietà con gli autisti in sciopero e contro i tagli ed i paventati rincari del servizio. In serata le metro A e B hanno funzionato ma a servizio ridottissimo e solo grazie all’utilizzo non ortodosso di alcuni ispettori per rimpiazzare i lavoratori in sciopero. In questo modo l’azienda romana Atac ha potuto evitare la chiusura delle due linee anche se l’astensione massiccia ha portato in quasi tutte le stazioni al blocco di scale mobili e ascensori. All’ATRAL di Latina ha scioperato addirittura il 97% dei lavoratori. Per i trasporti regionali, al Cotral si è registrata una media del 55%, con punte del 80% in diversi depositi, tra cui Palombara Sabina, Tivoli e Ponte Mammolo.
All’ATC di Bologna invece è stato confermato l’80% della mattina; a Ferrara si è raggiunto il 60%. A Venezia superato l’80% per gli bus ed il 60% per i trasporti marittimi. All’APAM di Mantova si è superato il 60%; a Cremona l’adesione nel trasporto extraurbano ha raggiunto l’80%; 30% all’APS di Padova e 30% a Treviso. A Napoli invece lo sciopero è stato rinviato a causa dell’emergenza maltempo come era già successo per il Piemonte e la Liguria.
Alla luce dell’adesione significativa alla protesta, l’USB è tornata a scrivere all’ASSTRA (l’Associazione delle parti datoriali del Tpl) per chiedere un urgente incontro. Di fronte ai pesantissimi tagli inferti dalle manovre estive al trasporto pubblico locale si rischia un vero e proprio tracollo. Come sta già avvenendo a Napoli, città reduce da una settimana di blocco dei trasporti a causa dell’incapacità delle aziende di pagare gli stipendi; od in altre regioni come il Lazio, dove si vuole tagliare il salario accessorio aumentando i carichi di lavoro e dove oggi anche la Governatrice Polverini ha detto il suo si all’aumento del 50% del prezzo dei biglietti.

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