Saidou Gadiaga, un giovane immigrato senegalese di 37 anni, è morto dopo un attacco di asma in una cella della caserma Masotti, sede del comando provinciale dei carabinieri di Brescia il 12 dicembre 2010. La sua agonia, sulla quale un’inchiesta della Procura si è conclusa con la richiesta di archiviazione, è contenuta in un video pubblicato da “La Repubblica”. Le immagini, «registrate da una telecamera puntata sull’atrio antistante le due camere di sicurezza -scrive il quotidiano- non mostrano solamente il calvario di un uomo che soffriva d’asma e che è stato abbandonato a se stesso: assieme a nuovi elementi, forse sottovalutati, riapre, di fatto, una vicenda che da subito era sembrata controversa. A tal punto da attivare il console senegalese a Milano e interessare i vertici dello Stato africano». Gadiaga è stato arrestato l’11 dicembre 2010 dai carabinieri perchè sprovvisto del permesso di soggiorno e già raggiunto da provvedimento di espulsione. Non viene rinchiuso in carcere ma nella caserma di piazza Tebaldo Brusato. L’uomo è asmatico e ha subito mostrato il certificato medico ai carabinieri. Alle prime ore del mattino il senegalese ha una crisi e chiede aiuto. Aiuto che secondo un testimone arriva dopo circa 20 minuti. Il video mostra le dita di Gadiaga sporgere dallo spioncino (sono le 7.44, l’uomo sta chiedendo aiuto già da parecchi minuti). Da quel momento all’arrivo del carabiniere, passano due minuti e 35 secondi. Gadiaga, uscito dalla cella, cade a terra alle 7.52: otto minuti dopo essersi sporto dalla camera. Altri 120 secondi e arrivano i medici del 118. Gadiaga è già privo di conoscenza, per lui non c’è più niente da fare. L’archiviazione da parte della Procura di Brescia è dunque da “archiviare” a sua volta mentre il caso va riaperto per definire le precise responsabilità della morte in caserma di Saidou.
guarda il video: http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2011/11/08/video/ecco_come_hanno_lasciato_morire_saidou-24625619/1/?ref=HREC1-4
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