La recesssione sta arrivando a grandi falcate.
Gli ordinativi dell’industria scendono in ottobre dell’1,6% (dato destagionalizzato) rispetto a settembre e addirittura del 4,8% su base annua, il ribasso più forte dall’ottobre del 2009. Il dato è stato diffuso stamani dall’Istat.
Su base annua a trascinare in basso gli ordinativi è il mercato nazionale (-7,8%), segno che la recessione è enfatizzata da una situazione sociale in pesante difficoltà, con una contrazione violenta dei consumi che si ripercuote sugli ordini all’industria.
L’esportazione ancora regge se si tiene conto di tutto l’anno (+0,3%), ma sul piano congiunturale (rispetto al mese precedente) la diminuzione comincia a manifestarsi anche in questo settore (-2,4% contro -1,0%).
Incrementi dell’indice grezzo degli ordinativi riguardano la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+5,4%), la fabbricazione di mezzi di trasporto (+1,9%) e le fabbricazioni di prodotti chimici (+1,9%); le contrazioni più consistenti si registrano nella fabbricazione di macchinari e attrezzature (-13,8%), nella fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (-7,6%) e nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-6,3%)
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