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Catania: occupato il teatro Coppola

“Il Teatro Coppola è un bene comune e per questo va salvato dal degrado e ridonato alla città”. Con questo obiettivo, venerdì scorso, una cinquantina di persone ha deciso di occupare ed autogestire lo storico teatro catanese da anni in disuso, in via del Vecchio Bastione, nel quartiere Civita. Protagonisti dell’iniziativa attori, maestranze ed operatori dello spettacolo, accomunati dalla volontà di recuperare uno spazio alla cultura e alla città.
Il teatro, il primo comunale in città, fu inaugurato nel 1821 e fu quasi completamente distrutto dai bombardamenti degli Alleati l’8 luglio 1943. Utilizzato per anni dal Teatro Massimo Vincenzo Bellini come laboratorio scenografico, sarebbe dovuto diventare sala prova per l’orchestra dell’ente lirico ma il progetto, avviato nel 2005, fu sospeso e il cantiere abbandonato.

Una iniziativa, quella partita venerdì, che fa il paio con l’occupazione a Roma del teatro Valle o con quella della riappropriazione del teatro Marinoni di Venezia, iniziative con le quali gli occupanti catanesi erano già entrati in contatto. I lavoratori in un documento si definiscono “le prime vittime di una politica che non riconosce il lavoro culturale come risorsa economica e civile e continua a privare la nostra terra dei suoi innumerevoli talenti” e sottolineano la loro volontà di “riqualificare come luogo di produzione e formazione culturale una parte dell’area dell’ex Teatro” affinché il Teatro Coppola “ridiventi, attraverso il lavoro volontario di ognuno di noi, libero teatro dei cittadini, laboratorio indipendente di formazione artistica e professionale, risorsa sociale per il quartiere e la città intera”.

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