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Fincantieri: scioperi e blocchi a Genova. La Uilm attacca la Fiom

E’ stato tolto poco prima delle 13 di oggi il il blocco all’accesso all’autostrada A10 all’uscita della sopraelevata a Genova Sampierdarena. Gli operai della Fincantieri hanno deciso di lasciare Sampierdarena dopo due ore di interruzione del traffico automobilistico e di tornare in corteo verso lo stabilimento, in via Soliman, a Sestri Ponente. Davanti ai cancelli del cantiere navale rimarrà un presidio permanente, e comunque anche domani è previsto uno sciopero e alle 8 i sindacati hanno indetto un’assemblea all’interno dello stabilimento prima di interrompere il lavoro.
Stamattina, prima di dirigersi in corteo verso il centro e di bloccare l’autostrada, i lavoratori avevano già realizzato un’ora di presidio davanti ai cancelli dell’azienda.
I lavoratori che oggi hanno manifestato contro il piano aziendale che prevede migliaia di licenziamenti e la chiusura di numerosi stabilimenti – piano firmato da Cisl e Uil ma non dalla Fiom-Cgil – sono stati più di 400, tra i quali anche gli operai dell’Ilva e i lavoratori dell’indotto ligure della cantieristica.
Intanto i sindacati gialli, dopo aver attaccato ieri il sindaco di Genova Marta Vincenzi per aver chiamato la città allo sciopero generale contro lo smantellamento di Fincantieri, oggi sono tornati a difendere l’accordo truffa raggiunto con l’azienda.
Secondo il segretario della Uilm Rocco Palombella, su Fincantieri quella della Fiom-Cgil è una strategia «senza capo nè coda». Riferendosi al segretario Fiom, Maurizio Landini, Palombella ha affermato: «Landini proclama l’ennesimo sciopero e poi chiede un incontro agli altri sindacati. Ma cosa abbiamo da dirci quando la strategia della Fiom non ha più nè capo nè coda?». Secondo quanto riferito da Palombella al Riformista, nell’ultimo incontro avuto da Landini con il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, è successo che «il ministro Passera ha alzato le mani e, rivolto al segretario generale della Fiom, ha esclamato: ‘Landini, a questo punto faccia quello che vuole’, lasciandolo senza parole». 

Su una cosa ha ragione Palombella: Landini e la Fiom farebbero bene a lasciar stare Fim e Uilm e a concentrare le energie nell’organizzazione della lotta e nell’unità con le altre forze sindacali conflittuali…

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