Ormai siamo alla resa dei conti: nonostante mesi e mesi di proteste da parte dei cittadini indignati, la Giunta Polverini ha deciso che il 18 gennaio 2012 verrà approvato il Piano Rifiuti.
Un Piano che nel suo scenario principale afferma il rispetto della gerarchia di trattamento dei rifiuti e della legge con il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata, ma che nello scenario di controllo, che è quello che in realtà verrà messo in atto, vede l’incenerimento come chiusura naturale del ciclo dei rifiuti.
L’esperienza di altri paesi ci ha dimostrato che un’alta percentuale di differenziata volta al riuso e al riciclo è ovviamente incompatibile con il funzionamento di inceneritori, risulta quindi chiaro che lo scenario di piano che sarà approvato altro non è che uno specchietto per le allodole.
Come Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio siamo totalmente contrari all’approvazione di questo piano rifiuti che non spiega con quali modalità mettere in atto gli obiettivi di legge per evitare di ricorrere alle soluzioni dello scenario di controllo, e condanniamo l’atteggiamento vigliacco e ponziopilatesco della Regione Lazio, che si è nascosta dietro un’emergenza fittizia per lasciare ad un commissario straordinario la scelta di continuare a gestire “temporaneamente” i rifiuti semplicemente continuando a versarli in megadiscariche di tal quale.
L’obbrobrio ambientale di Malagrotta non vedrà fine nel 2012, nonostante la tanto sbandierata chiusura a fine 2011, e le Cave di Riano e di Corcolle rischiano di diventarne dei cloni. La zona a ridosso della Selva di Paliano, già fortemente compromessa dagli impianti di smaltimento di Colleferro e dalla discarica di Colle Fagiolara, sembra sarà il sito prescelto per un nuovo impianto per la produzione di combustibile derivato da rifiuti, e la campagna romana intorno a Palidoro vede pendere sulla sua testa la spada di Damocle del quinto inceneritore regionale.
Quanto si va delineando suona come una condanna a morte per l’ambiente, il territorio e i cittadini.
Nonostante l’arroganza con cui la presidente Polverini e la sua cricca ci hanno trattato, non mancheremo di essere presenti all’atto conclusivo di una protesta che ci ha visto manifestare il nostro dissenso in Consiglio Regionale fin dal mese di luglio 2011, e ci ha visto impegnati in un tentativo di modificare il Piano Rifiuti con soluzioni a norma di legge.
Prendiamo nota che per l’ennesima volta noi cittadini siamo stati ignorati e vilipesi dalle scelte della politica schiava dei potentati economici. Siamo trattati come degli ZERO, saremo presenti in via della Pisana 1301 dalle 14.00 del 18 gennaio, porteremo con noi e isseremo la grande Croce della Monnezza che accompagna la protesta da due mesi e non ci tireremo indietro dall’urlare tutta la nostra rabbia.
Non finisce qui.
UFFICIO STAMPA
Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio
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