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La tortura in Italia. Le “Iene” intervistano vittima ed ex carabiniere

E’ andata in onda nella trasmissione “Le Iene” un intervista doppia a Giuseppe Gullotta, un uomo condannato per la straga di Alcamo in cui, in circostanze ancora da chiarire furono uccisi due carabinieri all’interno della caserma nella quale prestavano servizio, Giuseppe Gullotta, ha trascorso 22 anni in prigione da innocente, la revisione del suo processo, che ha poi portato alla sua scarcerazione è avvenuta unicamente perchè un ex brigadiere dei Carabinieri, Renato Olino, presente all’interrogatorio 22 anni prima, preso dal rimorso ha deciso di rompere il muro di omerta che abitualmente vige nelle caserme quando si tratta di fatti che coinvolgono colleghi, come egli stesso ammette, decide qundi di denunciare le torture subite da Gullotta per estorcergli la confessione, parlando di waterboarding, pratica di soffocamento con acqua e sale fatta bere forzatamente all’interrogato con un imbuto privandolo della capacità di respirare, corrente elettrica sui genitali botte da orbi e minaccie di morte con pistola puntata alla testa e denuncia le stesse come pratiche abituali nelle caserme e se ne dissocia, anche se con molto ritardo, dichiarando di non aver mai partecipato attivamente ma di aver visto in decenni di carriera applicare metodi d’interrogatorio simili più e più volte e giustificandosi per non aver denunciato prima in quanto, testuali parole: “ho impiegato un po’ a liberarmi del lavaggio del cervello che si subisce quando si entra nell’arma, di seguito il link al video dell’intervista originale andata in onda ieri: http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/287710/golia-innocente-a…

La campagna di denuncia e inchiesta sulla tortura in Italia prosegue.

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