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Palermo. Per le primarie del Pd ora anche due indagati

Un partito “scalabile” proprio da tutti… Per le recenti “primarie” del Pd a Palermo, dicono i primi lanci di agenzia, sarebbero ora indagati una rappresentante di lista (e suo marito) per il “vincitore”, Fabrizio Ferrandelli, per presunte attività illecite nello svolgimento delle elezioni di domenica scorsa.

I carabinieri hanno fatto accertamenti su Francesca Trapani per appurare se sia stata in possesso di certificati elettorali che sarebbero stati consegnati, assieme a un euro, alle persone che poi votavano nel seggio allestito in via Rocky Marciano, nel quartiere Zen.

“Il ventaglio delle ipotesi accusatorie è ampio, abbiamo sentito testimoni e votanti e in base all’esito decideremo se e cosa contestare”, ha poi spiegato il procuratore di Palermo Francesco Messineo. “L’indagine è concentrata nel quartiere Zen ma è possibile che si allarghi. Quello che voglio sottolineare è che siamo partiti subito: quando si parlava di brogli e sembrava che la magistratura non stesse facendo nulla in realtà stavamo lavorando”

Leoluca Orlando – autorevole sponsor di Rita Borsellino,  imprevedibilmente uscita sconfitta dalla consultazione, ha minccciato di annullare tutto e presentarsi lui come candidato sindaco nel capoluogo siciliano.

«Ci sono segnalazioni alla Digos. In molte zone della città sono successe cose strane», come «uomini di Raffale Lombardo e del Pdl davanti ai seggi, persone che distribuivano soldi, il filmato di ‘Striscia la notizia’ contro Faraone… Siamo di fronte a un evidente inquinamento politico del voto».

In un’intervista alla Stampa, Leoluca Orlando, chiede di annullare il voto. «Noi sosterremo comunque Rita Borsellino. Non sosterrò mai un candidato amico di Raffaele Lombardo e dei suoi assessori». A chi ipotizza una sua candidatura in prima persona, Orlando risponde che «siamo in una situazione in cui può succedere di tutto».

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