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Da Cosenza. “Liberi tutti, liberi subito”

Mentre  le strade di Roma sono state invase da 50.000 tute blu di FIOM che hanno manifestato contro le politiche di smantellamento delle garanzie e dei diritti sul lavoro, contro la filosofiat di Marchionne di annientamento dei diritti sindacali, fianco a fianco con i comitati valsusini in difesa del proprio territorio devastato e militarizzato per il controllo dei cantieri dell’alta velocità, i precari e senza casa organizzati nei BPM e nel coordinamento romano di lotta per la casa  hanno  tentato di occupare la sede del CIPE, il comitato interministeriale per la programmazione economica.
La protesta aveva come obiettivo quello di rivendicare politiche di sostegno sociale come il diritto ad una casa, ad un reddito ed un lavoro garantiti, contro gli sperperi governativi di finanziamento della TAV.
Infatti proprio nella giornata in cui presso il CIPE sarebbero stati stanziati circa 20 milioni di euro su pressione del leghista Cota come compensazione per i “danni” causati dalle ultime proteste di NOTAV, i precari romani hanno inscenato una pacifica occupazione della sede.
Protesta repressa violentemente della polizia con pestaggi a freddo dei precari che hanno portato  all’identificazione e all’arresto di 5 compagni. Nella mattinata era stata sgomberata un’ occupazione  a via baglione. Nel pomeriggio poi l’ennesimo atto repressivo, con l’intenzione di sgombero dell’occupazione di via Casal Boccone, che però ha visto protagonista la resistenza degli occupanti e dei compagni accorsi.
La giornata di roma mette in evidenza sicuramente il volto repressivo e reazionario della giunta Alemanno, nonchè la vera faccia del governo Monti, un governo che reprime qualsiasi forma di dissenso, qualsiasi azione che miri a mettere in discussione le politiche di austerità che stanno propinando all’intero paese. Dalla val susa a roma la linea è uguale delegittimare e criminalizzare i movimenti sociali.
La lotta popolare in val susa e la resistenza espressa a casal boccone, sono la risposta che il governo dovrà attendersi in ogni suo tentativo  di criminalizzazione e repressione delle lotte sociali.
Come comitato cosentino di lotta per la casa esprimiamo la nostra solidarietà ai compagni arrestati.
Nessun arresto nessun manganello e nessuno sgombero mineranno la caparbietà e l’abnegazione dei comitati romani nella lotta di riscatto sociale che tenacemente da anni stanno conducendo.
Dalla val susa, agli operai e precari in lotta, da chi difende il proprio posto di lavoro a chi rivendica reddito, casa e cittadinanza  A SARA DURA.
oggi presidio a cosenza p.zza XI settembre ore 18.00 in sostegno alla lotta valsusina e in solidarietà ai compagni romani arrestati
organizzato dalle rete difesa del territorio

prendocasa – comitato di lotta per la casa
cpoa rialzo – cosenza

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