“Non sappiamo da dove il Presidente Napolitano tragga la sua convinzione sul fatto che la modifica dell’articolo 18 non apra le porte a una valanga di licenziamenti facili; ma soprattutto non comprendiamo perché il Presidente si esprima così chiaramente sul fatto che questa ‘era una riforma da fare’ ”. Lo dice Fabrizio Tomaselli, dell’Esecutivo nazionale dell’USB, in merito alle recenti dichiarazioni di sostegno del Capo dello Stato alla cosiddetta riforma del mercato del lavoro del Governo Monti.
“Liberi tutti di esprimere i propri pensieri – osserva Tomaselli – ma il Presidente della Repubblica non può entrare nel merito di una vertenza sociale, politica e sindacale, e se lo fa, entrando a gamba tesa nella dialettica politica, non può certo sottrarsi a critiche anche pesanti”.
“Napolitano per noi sbaglia – prosegue il dirigente USB – e sta mettendo in seria discussione la tenuta del mondo del lavoro rispetto all’attacco che il governo Monti sta portando con arroganza e presunzione senza limiti. A Napolitano, se serve, ricordiamo che l’art. 18 permette ad un lavoratore licenziato, di essere riassunto SOLO SE VINCE IL RICORSO, cioè se il GIUDICE RITIENE ILLEGITTIMO IL LICENZIAMENTO. Una norma di civiltà che non può essere dimenticata DA NESSUNO”, conclude Tomaselli.
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