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Mediterraneo Trade. Prima la “fuga”, poi i licenziamenti

La Mediterraneo Trade di Rondissone (ex Tms), che attualmente occupa 15 dipendenti, ha mandato una lettera di licenziamento a tutti i lavoratori utilizzando come motivazione quella di aver scioperato.

 

La Mediterraneo Trade è quell’azienda che nella settimana di ferragosto aveva spostato di nascosto i macchinari, lasciando di fatto senza lavoro i dipendenti, che sono fermi dall’inizio di agosto e ancora aspettano il pagamento della mensilità di luglio.

 

Federico Bellono, segretario provinciale Fiom-Cgil (da cui proviene la notizia), e Iulia Vermena, della Fiom-Cgil di Settimo, dichiarano: «La vicenda della Mediterraneo Trade, per quanto riguardi una piccola azienda, è la fotografia di quello che avviene in realtà ben più grandi: nella crisi si moltiplicano vicende incredibili dove i lavoratori sono quasi sempre le vere vittime. Licenziare dei dipendenti perché scioperano, così come trafugare i macchinari nei giorni di ferragosto, sono atteggiamenti indegni di un paese civile e l’attacco frontale ai diritti di questi anni rende i lavoratori, nella crisi, ancora più indifesi. Questa vicenda è emblematica della solitudine dei lavoratori e del silenzio assordante della politica e delle istituzioni soprattutto quando si parla di piccole aziende: in fondo i media, in questi mesi, hanno raccontato questa storia ma i lavoratori lì davanti non hanno visto nessuno se non il sindacato».

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