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Fiat: a marzo crollo delle vendite del 40%

Per il mercato italiano dell’auto «marzo è un mese orribile». Sergio Marchionne non si è potuto nascondere. Ed ha sottolineato che il calo dei volumi che potrebbe oscillare tra il 38 e il 40%. Non è certo dipeso solo dallo sciopero delle bisarche, ma è una tendenza che si è imposta sul mercato (complessivamente in calo in tutta Europa) come conseguenza della crisi e della riduzione del potere d’acquisto. Marchionne ha ricordato che dal 2007 ad oggi il mercato dell’auto in Italia ha già perso circa il 40% dei volumi. L’intero 2012, per quanto riguarda soltanto l’Italia, dovrebbe chiudersi ad una quota pari a circa 1 milione e 500 mila vetture. Era considerato «normale», fino a poco tempo fa, che superasse invece agilmente la soglia dei 2 milioni. «Siamo ad un livello di mercato che non vedevamo da 30 anni». Anche il presidente di Renault Italia, Jacques Bousquet, scuote la testa davanti alla realtà negativa. «È un crollo che è cominciato a dicembre – ha aggiunto Bousquet – e che ha sorpreso tutti. Oggi dobbiamo affrontare questo momento che potrebbe durare ancora 2 o 3 anni». Certo che hanno delle belle pretese: abbassare il salario medio dei dipendenti (i propri, ma anche in generale) e sperare che questi corrano a comprare un’auto nuova…

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