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Torino: sull’esclusione dalle RSA un giudice dà ragione alla Fiat

Le Rsa possono essere nominate solo da quei sindacati che hanno firmato l’accordo aziendale di primo livello. Con questa motivazione il Tribunale di Torino ha respinto oggi 21 ricorsi presentati dalla Fiom-Cgil contro 15 società dei gruppi Fiat e Industrial, che impugnando l’art.19 dello Statuto dei lavoratori, rivendicavano il diritto alla nomina di rappresentanze sindacali anche senza aver controfirmato il contratto aziendale del 13 dicembre scorso, denunciando per questo il Lingotto per attività antisindacale.

Ma il giudice del lavoro del Tribunale di Torino, Fabrizio Aprile, ha respinto le richieste del sindacato di Landini. “Accogliere la richiesta della Fiom – ha spiegato il giudice – significa riscrivere l’articolo 19 dello Statuto dei lavoratori ma ciò non è consentito al giudice che è soggetto alla legge e deve assicurarne l’applicazione”. Secondo il magistrato la norma non incontra alcun sospetto di incostituzionalità.

«Naturalmente ricorreremo contro questa decisione perchè, dalla prima lettura che abbiamo fatto, non ci sembra abbia argomenti forti». E’ stato questo il primo commento del segretario nazionale generale della Fiom Maurizio Landini a margine di un’assemblea del sindacato. A giudizio di Landini «il tema della libertà sindacale è un tema aperto: quello che viene negato non è la libertà della Fiom ma quella delle persone, si nega il diritto dei lavoratori a scegliere il sindacato che ritiene più opportuno». «Ci sono giudici che dicono che ciò che sta facendo Fiat è antisindacale e giudici che con motivazione diversa dicono altre cose: siamo di fronte a un problema aperto». A giudizio di Landini, infine, «tutto ciò che sta avvenendo è anticostituzionale: su questo punto abbiamo intenzione di muoverci fino ad arrivare, se necessario, anche a chiedere un intervento della Corte costituzionale».

In tutto sono 61 i ricorsi presentati finora dalla Fiom, quindi si attendono altre prime sentenze. Finora i giudici si sono pronunciati in modo diverso a seconda dei casi: hanno dato ragione alla Fiom a Torino sulla Fip di Pomigliano, alla Magneti Marelli di Bologna e di Napoli, mentre la Fiat ha vinto alla Cnh di Lecce, alla Sirio di Milano e oggi nelle società di Torino. Nel diritto del lavoro i gradi di giudizio sono quattro dal momento che i primi sono tutti giudizi d’urgenza. A fine maggio è attesa una causa depositata sempre dalla Fiom, che si discuterà presso il Tribunale di Roma, contro le discriminazione subita dai metalmeccanici della Cgil nelle assunzioni alla Fip di Pomigliano.

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