Per un attimo scompaiono le indicazioni sul numero della linea e sulla direzione. Al loro posto campeggia un “Onore al duce” che fa sgranare gli occhi dei pendolari e infuriare blog e social network. Sul blog nonleggerlo.blogspot com la foto del bus arriva a calamitare un’attenzione tale da portare l’Atac a spiegare la sua posizione nel giro di pochissime ore.
Sul suo profilo Twitter infoatac l’azienda, infatti, con due cinguettii informa: “Subito attivate indagini interne per identificare responsabile grave atto e per sanzioni disciplinari – se gesto configurasse reati penali di fuori stretto ambito aziendale informeremo autorità giudiziaria”. Una posizione ribadita in toto con una nota emessa in mattinata, nella quale si specifica che il mezzo era fermo nella rimessa di Acilia ma che comunque l’azienda intende prendere provvedimenti disciplinari nei confronti dei responsabili fino all’accertamento di un eventuale reato penale. Reato che con tutte le probabilità sarebbe l’apologia del fascismo, previsto della legge Scelba del 20 giugno 1952; all’articolo 4 si legge infatti che è punibile chiunque “pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche”.
E chissà che nella norma non rientrino anche alcuni manifesti che per le vie della capitale mostrano un riconoscibile profilo del duce, una serie di “conquiste” del regime divise per categorie e qualche citazione firmata “Benito Mussolini”.
Fonte: roma.repubblica.it
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