Più pratico dei soldi e inodore anche per i cani della finanza… L’Italia ha visto raddoppiare in pochi mesi l’esportazione di oro grezzo verso la Svizzera. Tutto registrato, tutto legale, con tanto di fattura e bolla d’accompagno. Esce infatti come un «prodotto metalmeccanico», proprio come gli altri, del comparto «metalli e prodotti in metallo». Si spiega così la «stranezza statistica» che vede una crescita abnorme (+51,5%) dell’export verso Zurigo. Ma non sembra un prodotto per cui si possa immaginare un «boom» duraturo. A meno che la recessione non peggiori ancora. A quel punto potrebbero aumentare anche le esportazioni di «oro lavorato». Quello che va dritto al banco dei pegni…
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