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Spending rewiew e buoni pasto

Tra i tagli alla spesa pubblica, una delle ipotesi più probabili si riferisce, indovinate un po’, alla riduzione dei buoni pasto per i dipendenti pubblici.

In qualità di esperto tecnico, assoldato tecnicamente dai ministri tecnici, il commissario per la spending rewiew Bondi ha escogitato questo raffinato e nuovo metodo (tagliare le retribuzioni del personale) per racimolare qualche euro da ascrivere ai risparmi nella gestione della macchina pubblica.

Eh sì, perché non deve aver trovato granché d’altro da ridurre, come si sa le retribuzioni dei super manager pubblici sono già ridotte all’osso, così come le loro liquidazioni (solo pochi milioni di €uro per ciascuno di loro che cessano dall’incarico), gli appalti plurimilionari che continuano a foraggiare le aziende private ormai devono essere onorati, delle consulenze poi meglio non parlarne ….

Era quasi meglio – si fa per dire, eh! – il buon Brunetta (perlomeno qualcuno osava chiamarlo “cretino”).

Mentre leggevamo di questa idea (quella dei ticket) così innovativa e popolare ci siamo chiesti: vuoi vedere che stavolta anche qualche Presidente ci rimette ?

Ad esempio, ce ne è uno che conosciamo ahinoi bene, è quello che parla in continuazione di deficit (degli altri) di esuberi (sempre degli altri) spacciando numeri e calcoli senza spiegare mai bene che cosa vogliano dire e perché contraddicono quello che ha detto altre volte.  

In tema di buoni pasto, costui, ricoprendo 25 e più incarichi tutti insieme, prende ora 25 e più buoni pasto al giorno (forse ?).

E se anche tutti e 25 i suoi buoni pasto fossero ridotti ?

È una bella batosta, non credete ?

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