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Sanità: la Polverini contestata dai precari della Croce Rossa

Questa mattina un gruppo di precari della Croce Rossa ha contestato la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, davanti al ministero della Sanità nel corso di una protesta contro i tagli al sistema sanitario regionale, da anni in ginocchio. Quando la governatrice, che doveva incontrare il ministro Renato Balduzzi, é uscita in auto dal dicastero, un centinaio di lavoratori che stavano partecipando alla mobilitazione indetta dalla Cisl (si avete letto bene, la Cisl, non è un refuso…) ha circondato la vettura gridando frasi come “Vergogna, vergogna” e  ”Abbiamo figli da mantenere, ma a te non te ne frega niente”. La contestazione era così determinata che l’auto con a bordo la governatrice non potendo proseguire é dovuta rientrare nel cortile del ministero. La Polverini ha quindi abbandonato la sede da un’altra uscita. I manifestanti hanno quindi deciso di rallentare il traffico automobilistico sul Lungotevere attraversando lentamente  e ripetutamente le strisce pedonali. Un manifestante colto da malore, probabilmente un colpo di calore, e’ stato steso sull’asfalto e soccorso dai suoi colleghi.
I precari denunciano che, se la bozza della spending review resa nota dovesse essere approvata così come è stata presentata dal governo, la Croce Rossa rischierebbe di diventare una associazione entro il 31 dicembre del prossimo anno. Di conseguenza, il presidente dell’associazione non sarebbe obbligato a rinnovare la collaborazione ai dipendenti il cui contratto scade prima di quella data, la maggior parte.

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