Niente riflettori per i circa mille vigili del fuoco impegnati da ieri mattina nei soccorsi alle popolazioni terremotate. Non sono mica militari! Ai pompieri non si dedicano dibattiti in tv, per loro neanche un minuto nei telegiornali. Neanche quando muoiono, o si feriscono, durante il lavoro. Ieri due vigili del fuoco arrivati da Savona e Albenga, Fabio Nannariello e Vincenzo Ventura, sono rimasti feriti nel crollo di alcuni calcinacci nella parrocchia di Santa Caterina a Rovereto, nel modenese. Eppure la notizia è passata pressoché inosservata. Così come le proteste dei pompieri. Come si fa a lavorare con pochi mezzi e spesso obsoleti, con buchi enormi negli organici, senza gli opportuni finanziamenti? Non si può. E ci rimettono i vigili del fuoco – turni di lavoro più lunghi e pesanti, aumento dei carichi di lavoro, stress – ma soprattutto coloro che dovrebbero essere aiutati e salvati dai pompieri. Che i poliziotti debbano pagarsi la benzina per le volanti è stato ripetuto tante di quelle volte da diventare un luogo comune. Ma che succeda lo stesso per i pompieri non lo si dice.
Lo denuncia da tempo l’Unione Sindacale di Base, che proprio in questi giorni è impegnata in una serie di scioperi e mobilitazioni per denunciare i tagli indiscriminati a un comparto che invece avrebbe bisogno di maggiori stanziamenti.
“Già i tagli hanno colpito duramente solo i lavoratori ed in particolare i vigili del fuoco a tal punto di compromettere il soccorso tecnico urgente alla popolazione, ora ci mancava pure la chiusura di alcune sedi” denunciava l’Usb VV.FF. di Roma che lunedì scorso aveva indetto uno sciopero.
E ieri a protestare sono stati anche quelli aderenti al Sindacato Autonomo dei Vigili del Fuoco, il Conapo. «L’immediata mobilitazione dei vigili del fuoco in soccorso alla popolazione colpita dal terremoto di oggi, dimostra come non si possa mai abbassare la guardia su organici adeguati, addestramento ed efficienza dei vigili del fuoco, su cui non devono pesare ulteriori tagli di spesa o si rischia la paralisi del soccorso» ha detto ieri nel disinteresse generale dei media Antonio Brizzi, il segretario del sindacato. «Spending review e annunciata soppressione di alcune direzioni e comandi dei vigili del fuoco -ha avvertito- sono incompatibili con la necessità di continuare a garantire i tempi di risposta eccezionali che oggi i pompieri garantiscono e che tutto il mondo ci invidia. Ci auguriamo che questo governo non usi solo la calcolatrice, ma tenga conto dei bisogni primari di sicurezza e soccorso del paese».
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