Da oggi ho deciso di non far più parte dell’organizzazione sindacale della CGIL (…) perche profondamente deluso da dei principi in cui ho molto creduto e invece mi rendo conto che anni di lotta nostra e dei nostri genitori sono andati perduti perchè l’attuale CGIL non si e’ mostrata all’altezza della grande CGIL di 10 anni fa, quando per l’articolo 18 portava a Roma (io c’ero) 3 milioni di persone.
Io credo che la Cgil di oggi stia cercando a tutti i costi di perseguire un cammino di unità con Cisl e Uil anche se quest’ultime non hanno esitato ad emarginare la Fiom dalla Fiat.
La Fiom di Landini che all’inizio sembrava poter restare autonoma sulle sue giuste idee di diritti, si è piegata al volere politico della Camusso (40 anni numero magico intoccabile!!) e di Bersani, non intraprendendo lo Sciopero Generale a difesa dell’attuale orribile riforma del lavoro e non facendo andare nelle fabbriche i propri funzionari per spiegare bene ciò che stava accadendo con la riforma delle pensioni e l’attuale modifica dell’articolo 18 che favorisce il licenziamento individuale motivato dai problemi economici.
Per non parlare della delusione per l’incomprensibile espulsione di due bravi delegati Fiom del Meratese della Marcegaglia e della Fomas, complici solamente di aver espresso liberamente il loro dissenso interno alla Fiom, insomma una struttura inspiegabilmente repressiva nel suo interno ed accondiscendente con l’esterno.
Infine penso che la Segreteria Fiom di Lecco, abbia perpetrato stato un duro attacco nei miei confronti e di altri delegati, colpevoli solamente di aver condiviso con altre sigle sindacali un volantino di condanna all’attentato di Brindisi con la morte della povera Melissa, per questo fatto mi sono visto recapitare a casa una raccomandata di condanna nei miei confronti per aver esercitato il diritto statutario di autonomia del ruolo delle RSU.
Che dire poi della libertà di sciopero? oppure di quando veniva comandato da Lecco di togliere un volantino di uno Sciopero Generale Nazionale NON della Fiom, indetto da altre sigle sindacali?
Ora la Fiom si appropria anche del diritto costituzionale della libertà di scioperare o peggio ancora lo vorrebbe come strumento di gestione esclusivamente Fiom! O ancora, quando ben due funzionari Fiom, autorizzati dall’azienda, entravano in fabbrica mentre si stava lavorando per andare dal lavoratore che era in produzione per intimargli la consegna di un modulo di raccolta firme fatta in maniera genuina e indipendente tra alcuni lavoratori che richiedevano la rimozione del funzionario stesso, meglio sarebbe stato indire un’assemblea la settimana seguente e chiarire la faccenda alla luce del sole.
Per i motivi sopra citati esco dal sindacato CGIL-Fiom in cui non mi riconosco più per confluire nell’Unione Sindacale di Base (USB), dove intravedo entusiasmo e capacità di portare avanti con coerenza e coraggio la difesa dei lavoratori.
Catalano Paolo (RSU Finder Pompe Merate Lecco)
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